Amazon, insieme ad altri marketplace, ha sempre mirato a offrire un'esperienza d'acquisto a cinque stelle: una vasta gamma di prodotti, spedizioni rapide, gestione affidabile dei rimborsi e tempi di reso eccellenti. Tuttavia, a marzo, il gigante dell'e-commerce ha modificato la sua politica di reso, riducendo il periodo di restituzione per molti articoli di elettronica di consumo, tra cui computer, videogiochi e fotocamere. Il periodo di reso è stato ridotto significativamente: a partire dal 25 marzo 2024, i resi per questi articoli devono avvenire entro 14 giorni dall'acquisto, anziché il precedente periodo di 30 giorni.
Al fine di mantenere un'esperienza d'acquisto uniforme per i clienti, Amazon ha chiarito che questa decisione si applica a tutti gli articoli idonei, indipendentemente dal canale di vendita. Per evidenziare il cambiamento, il nuovo periodo di reso viene mostrato in automatico sulle pagine dei prodotti. In particolare, le modifiche riguardano categorie come Fotografia, Elettronica, Cancelleria, Informatica, Wireless, Videogiochi, Musica e Video/DVD, escludendo dispositivi Amazon e prodotti Amazon Renewed, che manterranno il periodo di reso di 30 giorni.
L’operatività della nuova politica è stata mediata da una forma di agevolazione, durante il periodo di transizione, dal 25 marzo al 25 aprile 2024, i clienti hanno comunque potuto usufruire della politica di reso a 30 giorni. Per gli articoli gestiti in autonomia dai venditori, il periodo di accettazione dei resi deve essere uguale o superiore alla politica di reso e rimborso di Amazon: almeno 14 giorni dalla data di consegna. Tuttavia, i venditori possono impostare un periodo di reso più lungo per offrire un'esperienza d'acquisto migliore, aggiornando le proprie condizioni su Seller Central.
La nuova strada intrapresa per i resi, punta ad abbattere i costi dei ed evitare i danni economici generati dai consumatori dal reso facile, che sfruttano la possibilità di restituzione non animati da un reale intento d’acquisto, ma solo per provare e scegliere i prodotti. I resi facili generano spese di trasporto, stoccaggio, packaging, controllo e ricondizionamento. Il tema coinvolge soprattutto l’impatto ambientale. Secondo il Global web index solo negli USA l’e-commerce produce 5 miliardi di chili di rifiuti e 15 milioni ton di Co2.
È ancora presto per valutare la reazione degli utenti italiani e se a questo cambiamento ne seguiranno altri: si pensi all'estensione del periodo di reso solitamente concesso da Amazon per le festività natalizie, che prevede la restituzione entro il 31 gennaio per la maggior parte degli ordini effettuati tra il 1 novembre e il 31 dicembre.