I nostri approfondimenti

Scopri le ultime notizie dal mondo web, gli aggiornamenti sulle nostre attività e le rubriche digitali curate dal nostro Team

28/10/2025L'intelligenza artificiale accelera lo sviluppo software, ma è l'ingegno umano a darle valore

L’intelligenza artificiale sta riscrivendo le regole dello sviluppo software. Assistenti generativi, strumenti di analisi automatica e modelli di supporto decisionale sono ormai parte integrante dei flussi di lavoro dei team di sviluppatori. Le aziende stanno vivendo un’accelerazione senza precedenti: il codice si scrive più veloce, le nuove versioni dei software vengono rilasciate con maggiore frequenza e la produttività cresce visibilmente. Ma questa rivoluzione porta con sé una domanda fondamentale: la velocità basta davvero per creare valore?

La risposta arriva dal DORA Report 2025 (DevOps Research and Assessment) “State of AI-assisted Software Development” di Google, che fotografa l’impatto reale dell’AI nel settore. Secondo la ricerca, quasi il 90% degli sviluppatori utilizza quotidianamente strumenti di intelligenza artificiale, con un aumento del 14% rispetto all’anno scorso. I benefici sono evidenti: maggiore produttività e migliore qualità del codice, segnalata dal 59% degli intervistati, contro il 30% che dichiara di non fidarsi pienamente del codice generato dall’AI. Tuttavia, il report avverte che un’adozione rapida dell’AI può introdurre instabilità, frammentazione degli strumenti e debito tecnico, se non viene accompagnata da un approccio sistematico e da solide basi. In altre parole, l’intelligenza artificiale amplifica ciò che trova: nelle organizzazioni solide diventa un moltiplicatore di efficienza, in quelle disordinate mette in luce le fragilità dei processi.

L’intelligenza artificiale accelera lo sviluppo, ma è la mente umana a darle significato. L’AI può generare codice rapidamente, suggerire soluzioni e automatizzare attività ripetitive, ma non può sostituire l’esperienza, la visione strategica e il giudizio critico degli sviluppatori. Solo l’ingegno umano permette di valutare se il codice soddisfa davvero le esigenze del progetto, se è sicuro, scalabile e sostenibile nel tempo. La creatività, l’intuizione e la comprensione del contesto rimangono insostituibili, trasformando linee di codice in soluzioni che generano valore reale per le persone e per le aziende.

È su questa sinergia che si fonda l’approccio di Intempra.com: combinando intelligenza artificiale e competenze umane, l’azienda crea software realmente intelligente. Integrando modelli AI in processi progettati con rigore e visione, Intempra.com trasforma l’automazione in valore concreto, mantenendo sempre al centro la componente più importante di ogni innovazione: l’ingegno delle persone.

Leggi di più

28/10/2025AI nel marketing: la nuova strategia delle PMI italiane

L’intelligenza artificiale sta diventando una leva strategica per il marketing, soprattutto per le PMI italiane che operano in un mercato sempre più digitale e competitivo. La sfida oggi è creare contenuti efficaci, campagne mirate e relazioni personalizzate con i clienti.
Uno studio condotto da Shopify su oltre 1.000 merchant in cinque mercati europei – Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito – conferma come le piccole e medie imprese stiano orientando le proprie strategie verso l’uso dell’AI per crescere e restare competitive.

Le PMI italiane sperimentano l’AI con un approccio pragmatico: la utilizzano per conoscere meglio i clienti, generare contenuti di qualità e rendere le strategie di marketing più mirate. Le aree di applicazione più diffuse restano il marketing e la creazione di contenuti, seguite da traduzioni, immagini prodotto, ottimizzazione del customer service e analisi dei dati, che trasformano le informazioni in insight utili. Cresce anche l’interesse per la personalizzazione dell’esperienza cliente, mentre automazione dei processi, pricing intelligence e sviluppo prodotto rappresentano ambiti emergenti ma in rapida evoluzione.

Il confronto con gli altri mercati europei mette in luce differenze sul modo di adottare l’AI: Germania e Spagna si distinguono per solidità e dinamismo, la Francia punta sul customer service, il Regno Unito avanza con cautela, mentre l’Italia si posiziona a metà strada, con un approccio selettivo ma concreto.

L’AI, dunque, non è più solo un tema tecnologico, ma una leva strategica che le PMI italiane stanno imparando a usare con consapevolezza per ottenere risultati tangibili: marketing più incisivo, contenuti e decisioni coerenti. Per molte aziende, rappresenta oggi una chiave per crescere, differenziarsi e costruire relazioni più solide con i propri clienti.

In questo contesto, Intempra.com si propone come partner strategico per le PMI, offrendo soluzioni su misura che uniscono innovazione tecnologica e visione pratica. L’obiettivo è aiutare le imprese a trasformare l’AI da semplice strumento a vero motore di crescita sostenibile e competitiva.

Leggi di più

28/10/2025Google presenta nuovi strumenti per aiutare i retailer

I consumatori di oggi acquistano in modo sempre più consapevole: pianificano, si informano e valutano attentamente prima di scegliere. Per allinearsi a questo trend — e in vista della stagione degli acquisti natalizi — Google ha annunciato a fine settembre una serie di novità pensate per aiutare i retailer a rispondere alle nuove abitudini di acquisto. Secondo l’azienda, oltre il 60% delle ricerche legate allo shopping su Google è di tipo generico (“idee regalo natalizie”, “outfit per cerimonia”), segno che le persone si affidano al motore di ricerca già nelle fasi iniziali del percorso d’acquisto. Inoltre le ricerche sono sempre più caratterizzate dall’intento conversazionale e sempre più basate su contenuti visivi.
Per questo, Google sta testando e applicando in Beta nuove soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. In Search, dove gli utenti si stanno abituando a chiedere informazioni sempre più complesse, tra le risposte si potranno visualizzare anche annunci pertinenti alla ricerca. Gli utenti potranno così ricevere risposte più contestuali e visualizzare annunci pertinenti, anche all’interno delle nuove campagne AI Max, progettate per comprendere meglio le intenzioni di ricerca e proporre risultati più rilevanti.

Le campagne Demand Gen si evolvono per trasformare l’audience di YouTube in clienti effettivi, con funzioni pensate per generare vendite online, in-app e nei negozi fisici.
Tra le novità anche il Creator Partnerships Hub, che facilita la collaborazione tra brand e creator, e formati pubblicitari YouTube più interattivi e “shoppable”.
Sul fronte della produttività, il nuovo Google Merchant Center integrerà insight predittivi basati su IA, che aiuteranno i rivenditori ad intercettare in modo più efficace la domanda di prodotti.
A livello creativo, Product Studio e Asset Studio si arricchiscono di strumenti generativi che consentono di ottimizzare immagini e video dei prodotti, rendendo più semplice e rapido il processo di produzione dei contenuti. Infine, Google introduce nuove funzionalità dedicate alla fidelizzazione dei clienti: i brand potranno evidenziare prezzi riservati ai membri e vantaggi esclusivi, impostando obiettivi di loyalty nelle campagne Performance Max e Shopping.
Con queste innovazioni, Google punta a supportare i retailer nel creare esperienze più personalizzate e trasformare la stagione delle festività in un momento di crescita e connessione con i clienti.

Leggi di più

14/10/2025Incentivi Resto al Sud 2.0: nuovi finanziamenti per giovani imprenditori e professionisti


Parte ufficialmente il 15 ottobre 2025 “Resto al Sud 2.0”, il nuovo incentivo pensato per sostenere la nascita di nuove realtà imprenditoriali, professionali e di lavoro autonomo, nel Mezzogiorno, inclusa la Regione Puglia.

Possono presentare domanda i giovani tra i 18 e i 35 anni non ancora compiuti, che si trovino in particolari condizioni di occupazione. L’incentivo è rivolto a chi è inoccupato, inattivo o disoccupato, a chi risulta iscritto al Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) e ai lavoratori a basso reddito, i cosiddetti “working poor”, il cui reddito da lavoro comporti un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni previste dall’ art. 13 del TUIR (DPR 917/1986)




Cosa finanzia

Il programma sostiene la creazione di:

  • Attività produttive nei settori industria, artigianato e trasformazione di prodotti agricoli, ittici e dell’acquacoltura
  • Servizi forniti a persone e imprese
  • Iniziative nel turismo e nel commercio
  • Attività libero-professionali, sia individuali che associata

L’incentivo non copre le attività legate alla produzione primaria nei settori agricoltura, pesca e acquacoltura.

Le agevolazioni previste

Voucher a fondo perduto fino a €40.000, incrementabile fino a €50.000 per investimenti in beni e servizi innovativi, tecnologici o sostenibili

Contributo a fondo perduto del 75% per i programmi di investimento fino a € 120.000

Contributo a fondo perduto del 70% per programmi compresi tra € 120.000 e 200.000

Le spese ammesse:

Opere edili di ristrutturazione e manutenzione straordinaria (fino al 50% delle spese)

Acquisto di macchinati, impianti, attrezzature e arredi nuovi di fabbrica

Software, servizi informatici e piattaforme digitali

Immobilizzazioni immateriali destinate all’acquisizione di competenze per lo sviluppo di prodotti e servizi tecnologici, di siti web a scopo promozionale e del visual o digital brand

Consulenze tecnico – specialistiche (fino al 30% delle spese e prestate da ETS), per soluzioni innovative di processi che di prodotti, analisi di prototipazione, modelli, stampi e certificazioni ambientali e/o energiche

Le domande devono essere presentate esclusivamente online tramite il portale Invitalia, a partire dalle ore 12:00 del 15 ottobre 2025. La selezione avviene in ordine cronologico, fino ad esaurimento dei fondi disponibili.

 

Leggi di più

07/10/2025AI: Italia fa da apripista in Europa con la Legge 132/2025

L’Italia è tra i primi Paesi europei ad aver approvato una legge quadro sull’intelligenza artificiale. La Legge n. 132 del 23 settembre 2025, in vigore dal 10 ottobre, allinea il nostro ordinamento al regolamento europeo AI Act, che classifica i sistemi IA in base al rischio e stabilisce obblighi per sviluppatori e utilizzatori in tutta l’Unione.

La norma italiana pone le basi per disciplinare lo sviluppo, l’uso e la commercializzazione dell’IA nel rispetto dei diritti fondamentali, della sicurezza e della competitività tecnologica. Si tratta di una legge delega: il Governo avrà dodici mesi per emanare i decreti attuativi che definiranno criteri di certificazione, responsabilità, obblighi assicurativi e l’impiego dell’IA nei settori più sensibili.

Principi e governance

Il testo afferma una visione antropocentrica dell’intelligenza artificiale, basata sulla centralità dell’essere umano e sul controllo umano dei processi automatizzati. Altri principi cardine sono la sicurezza e l’affidabilità dei sistemi, la tutela dei dati personali, la trasparenza, la tracciabilità e la promozione dell’innovazione.

La governance è affidata a due autorità principali: l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), responsabile dell’innovazione e dell’interoperabilità dei sistemi, e l’ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale), incaricata della protezione delle infrastrutture critiche. Entrambe opereranno in coordinamento con il Garante per la protezione dei dati personali e con un Comitato di coordinamento sull’IA istituito presso la Presidenza del Consiglio, che avrà funzioni di indirizzo e vigilanza.

Ambiti di applicazione

Nel settore della giustizia, l’IA potrà essere utilizzata solo come strumento di supporto tecnico o documentale: le decisioni resteranno prerogativa esclusiva della magistratura, e ogni uso di sistemi automatizzati dovrà essere indicato nei provvedimenti per garantire trasparenza e tracciabilità.

In sanità e ricerca è consentito l’impiego di sistemi di IA per diagnosi, terapia e sperimentazione scientifica, ma con la necessaria supervisione medica e il parere dei comitati etici, nel rispetto della privacy e del consenso informato.

Particolare attenzione è riservata ai minori: per i bambini sotto i 14 anni l’utilizzo di strumenti che comportino il trattamento di dati personali richiede il consenso dei genitori o di chi ne esercita la responsabilità, mentre per i minori tra 14 e 18 anni è previsto un consenso informato accompagnato da informazioni chiare e comprensibili.

La legge tocca anche le professioni intellettuali, consentendo l’uso dell’IA solo come supporto all’attività umana. Restano ferme l’autonomia e la responsabilità del professionista, e le categorie saranno chiamate ad aggiornare i propri codici deontologici per garantire trasparenza e corretto impiego degli strumenti intelligenti.

Le attività legate a difesa, intelligence e ordine pubblico restano escluse dal campo di applicazione, pur nel rispetto dei principi costituzionali e dei diritti fondamentali.

Responsabilità e sanzioni

La disciplina sulla responsabilità civile sarà definita nei decreti attuativi, ma la legge anticipa alcuni criteri di fondo: responsabilità oggettiva per i fornitori di sistemi ad alto rischio, responsabilità solidale tra sviluppatori, distributori e utilizzatori, e obblighi assicurativi per imprese e operatori.

In ambito penale vengono introdotte nuove fattispecie e aggravanti per reati commessi mediante IA. Tra queste, la diffusione illecita di deepfake e contenuti manipolati — punita con la reclusione da uno a cinque anni — oltre a truffe, frodi informatiche e reati finanziari aggravati dall’uso di sistemi automatizzati.

Diritto d’autore e contenuti generati da IA

La Legge 132 chiarisce che la tutela del diritto d’autore si applica solo alle opere create con un apporto creativo umano, anche se realizzate con strumenti di IA. Restano escluse le opere prodotte interamente da sistemi autonomi. Viene inoltre introdotto il reato di illecita diffusione di contenuti generati o alterati con IA — testi, immagini, video o audio — in coordinamento con il Digital Services Act europeo, che impone l’etichettatura dei contenuti prodotti da intelligenze artificiali.

Un passo avanti per l’Italia digitale

Con questa legge, l’Italia si colloca tra i Paesi europei più avanzati nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale, cercando un equilibrio tra tutela dei diritti, sicurezza e innovazione tecnologica. L’attuazione dei decreti nei prossimi mesi sarà decisiva per tradurre questi principi in norme operative e realmente efficaci per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

Leggi di più

30/09/2025L'importanza della cybersicurezza per le aziende: il caso di Jaguar Land Rover

Il recente attacco informatico ha costretto Jaguar Land Rover a sospendere la produzione in diversi stabilimenti nel Regno Unito e all’estero. L’attacco è stato così grave da richiedere il supporto del National Cyber Security Centre (NCSC) britannico, delle forze dell’ordine e di esperti internazionali. Nel frattempo, il governo del Regno Unito è intervenuto con un prestito garantito da 1,5 miliardi di sterline per sostenere la liquidità dell’azienda e proteggere la catena di fornitura.

Secondo quanto dichiarato, non vi sono prove del furto di dati dei clienti, ma le attività di vendita al dettaglio e la produzione hanno subito gravi interruzioni. Questo dimostra come un cyberattacco non solo colpisca l’integrità dei dati, ma possa compromettere la business continuity, ovvero la capacità di un’azienda di garantire la continuità delle proprie attività anche in presenza di eventi imprevisti.

La digitalizzazione ha reso gli stabilimenti produttivi sempre più interconnessi. Gestionali, piattaforme di supply chain e sistemi per controllare i macchinari dialogano tra loro e spesso con il cloud. Questa rete integrata permette di essere più rapidi ed efficienti, ma espone anche a rischi: un attacco in un punto della catena può bloccare l’intero sistema.

Il caso Jaguar Land Rover evidenzia l’importanza di prevenire e pianificare. Non basta avere tecnologie avanzate: servono piani di risposta agli incidenti (Incident Response Plan) testati e aggiornati, in grado di ridurre rapidamente i tempi di ripristino. La resilienza, infatti, non è solo un tema tecnico ma culturale e organizzativo. Le aziende devono diffondere la consapevolezza interna e verificare la solidità dei partner e dei fornitori.

Per le aziende, e per chi sviluppa software, significa progettare con attenzione, ridurre i punti deboli e prevedere scenari di emergenza prima che diventino problemi reali.

Cybersicurezza: un investimento strategico, non un costo

Ogni giorno di fermo produzione può generare perdite milionarie, minacciare la fiducia dei clienti e intaccare la reputazione aziendale. Per questo, le imprese devono considerare la cybersicurezza come un investimento strategico, alla pari di macchinari, ricerca o personale qualificato.

Il cyber attack a Jaguar Land Rover è un campanello di allarme per tutto il settore industriale: anche le aziende più strutturate possono fermarsi se i loro sistemi digitali non sono adeguatamente protetti. In un mondo dove la produzione dipende dal software, la sicurezza è la nuova forma di continuità operativa.

Leggi di più

23/09/2025Avviso STEP Regione Puglia: finanziamenti per tecnologie critiche e biotecnologie fino a 110 milioni

La Regione Puglia ha avviato l’Avviso Pubblico STEP (Strategic Technologies for Europe Platform), finalizzato a sostenere lo sviluppo di tecnologie critiche e biotecnologie attraverso contributi a fondo perduto.
Il programma si inserisce nell’adesione della Regione Puglia alla Piattaforma europea STEP, promossa dalla Commissione Europea per rafforzare la competitività e l’autonomia strategica dell’UE.

Possono partecipare grandi imprese, PMI, microimprese, start-up tecnologiche e aziende innnovative con contributi variabili dal 25% all’80% dell’investimento, determinati in base alla dimensione dell’azienda, alla tipologia del progetto e ad eventuali criteri premiali. Gli investimenti devono essere realizzati sul territorio regionale, sia in unità produttive già esistenti in Puglia sia in nuovi insediamenti.

 

 

Obiettivi del programma

L’avviso regionale sostiene lo sviluppo di tecnologie critiche, promuove progetti di investimento industriale e ricerca avanzata, rafforza l’ecosistema produttivo regionale e favorisce la crescita di filiere ad alto contenuto tecnologico, incrementando la competitività della Puglia nei settori strategici dell’innovazione industriale.

Progetti finanziati dal programma STEP

I progetti ammissibili sono:

  • Investimenti produttivi legati alla ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • Progetti successivi a R&S già effettuata e certificabile;
  • Iniziative che migliorano significativamente lo stato dell’arte dell’investimento industriale;
  • Attività coerenti con le finalità strategiche del Regolamento europeo STEP.

Possono essere inclusi anche programmi di formazione, consulenze specialistiche e servizi accessori purché strettamente legati al piano di investimento principale.

Innovazione e potenziale economico

Il programma privilegia progetti caratterizzati da innovazione e capacità di impatto economico:

  • Novità sostanziali: soluzioni che introducono cambiamenti significativi in un settore o in un processo industriale;
  • Tecnologie emergenti: sviluppi recenti con prospettive di crescita rilevanti;
  • Tecnologie all’avanguardia: strumenti avanzati, sofisticati o in fase di sviluppo, capaci di creare o rivoluzionare mercati.

Saranno favoriti progetti “pionieristici”, in grado di generare un impatto economico significativo e aprire nuove opportunità sui mercati a livello regionale, nazionale o europeo.

Importi e soglie di accesso

  • Grandi imprese: investimenti a partire da 3 milioni di euro, fino a 110 milioni complessivi, 10 milioni destinati a R&S e 4 milioni per formazione;
  • PMI, microimprese e start-up: progetti a partire da 1 milione di euro

Come partecipare

Le domande possono essere presentate sulla piattaforma dedicata all’Avviso Pubblico, disponibile sul sito della Regione Puglia.

Leggi di più

22/09/2025Stato dell'account Amazon: come monitorare le performance e garantire la fiducia dei clienti

Le performance dell’account venditore Amazon non sono solo numeri. Rappresentano la reputazione e l’affidabilità necessarie per vendere su un marketplace che punta a essere un luogo sicuro per milioni di consumatori. Monitorare correttamente le metriche chiave presenti nella dashboard “Stato dell’account” in Seller Central – dal tasso di ordini difettosi alla puntualità delle spedizioni – è fondamentale non solo per scalare le vendite, ma anche per guadagnare la fiducia dei clienti.

Amazon verifica costantemente le performance di tutti i venditori e comunica eventuali anomalie da correggere per evitare interruzioni dell’attività, come la disattivazione di singole offerte o dell’intero account. In caso di disattivazione, il venditore ha comunque la possibilità di fare ricorso.

Gli account possono essere classificati in tre categorie: buono, a rischio o critico. Nella sezione Conformità alle politiche è presente un punteggio da 0 a 1000, che deve sempre rimanere superiore a 200.

 

In questa news analizziamo quali KPI contano davvero, come monitorarli e quali sono le best practice per mantenere sempre le performance al top.

Le tre aree chiave delle performance

Le performance dell’account Amazon si basano su tre fattori principali:

  • Performance assistenza clienti
  • Conformità alle normative
  • Performance di spedizione

Ognuna di queste aree richiede attenzione costante e una gestione proattiva per evitare impatti negativi sull’account.

Performance assistenza clienti

La performance assistenza clienti misura la capacità del venditore di offrire ai clienti una buona esperienza d’acquisto. Il parametro principale è la percentuale di ordini difettosi, che deve essere mantenuta inferiore all’1% nell’arco di 60 giorni.

Gli ordini difettosi possono derivare da tre situazioni principali:

Feedback negativo

Un feedback negativo corrisponde a un rating di due stelle o meno. Questi feedback rappresentano segnali importanti sulle aree che necessitano miglioramento, prima che possano avere impatti negativi sulla reputazione del venditore. In caso di feedback negativo, è consigliabile contattare il cliente per risolvere la questione. Una volta trovata una soluzione, è possibile richiedere ad Amazon la rimozione del feedback entro 60 giorni. Se il commento non è pertinente, ad esempio riguarda il prodotto e non il venditore, è possibile chiedere la rimozione direttamente ad Amazon. È importante ricordare che non è consentito offrire sconti o vantaggi ai clienti in cambio della rimozione del feedback.

Reclamo dalla Garanzia A-Z

La Garanzia dalla A alla Z tutela l’acquirente, che può rivolgersi ad Amazon per risolvere eventuali controversie con il venditore, come ordini non ricevuti, resi o prodotti diversi da quelli ordinati. Questi reclami incidono direttamente sulla percentuale di ordini difettosi. Per prevenirli, è fondamentale:

  • utilizzare immagini e descrizioni chiare e dettagliate dei prodotti;
  • confermare le spedizioni su Seller Central subito dopo averle effettuate, e prima della data prevista;
  • mantenere l’inventario aggiornato e cancellare ordini non disponibili, avvisando sempre il cliente;
  • rispondere alle richieste dei clienti entro 24 ore.

Adottare un approccio proattivo, valorizzando i feedback positivi e gestendo con rapidità quelli negativi, è fondamentale per evitare conflitti e costruire fiducia.

Contestazioni di transazione (chargeback)

Un chargeback si verifica quando l’importo di un ordine viene rimborsato a causa di una controversia o di un uso non autorizzato della carta di credito. Questo tipo di segnalazione può derivare da diverse cause, tra cui mancata ricezione del prodotto o reso non autorizzato. Per ridurre il rischio di chargeback, è essenziale spedire i prodotti con cura, utilizzare un imballaggio adeguato e affidarsi a spedizioni tracciabili.

Conformità alle normative

La sezione Conformità alle politiche riguarda aspetti come la proprietà intellettuale, l’autenticità dei prodotti e la loro condizione. Amazon mette a disposizione pagine di aiuto sulle normative, ma trattandosi di linee guida generiche, è spesso consigliabile farsi supportare da un professionista.

In caso di violazioni, il venditore riceve una notifica da Amazon e deve rispondere quanto prima. È possibile inviare un ricorso allegando tutti i documenti utili, come fatture e certificazioni, per dimostrare la conformità dei propri prodotti.

Performance di spedizione

La performance di spedizione si misura attraverso diverse metriche fondamentali:

  • Percentuale di spedizioni in ritardo: ogni spedizione deve essere confermata su Seller Central. Se non confermata, sarà considerata in ritardo;
  • percentuale di annullamenti precedenti la spedizione: riguarda gli ordini annullati dai partner di vendita entro 7 giorni; non sono considerati gli annullamenti da parte del cliente o ordini in sospeso;
  • percentuale di spedizioni tracciabili: la quota di pacchi con numero di tracciamento valido negli ultimi 30 giorni; gli audiolibri sono esclusi.

Per mantenere le performance di spedizione ai livelli richiesti, è consigliabile collaborare con corrieri che forniscano tracciabilità immediata ad Amazon, oppure utilizzare le spedizioni Amazon o partner affiliati.

Obiettivi da rispettare:

  • Percentuale di spedizioni in ritardo inferiore al 4%;
  • percentuale di annullamenti antecedenti la spedizione inferiore al 2,5%;
  • percentuale di spedizioni tracciabili superiore al 95%.

Programma Garanzia Stato dell’Account

Amazon premia i venditori più diligenti e rispettosi delle sue politiche. I venditori professionali con alte performance dell’account e una valutazione pari o superiore a 250 punti per almeno 6 mesi possono accedere al Programma Garanzia Stato dell’Account.

Grazie a questo programma, in caso di violazioni che normalmente comporterebbero la disattivazione dell’account, l’account non viene bloccato se il venditore si impegna a collaborare con Amazon per risolvere eventuali problemi entro 72 ore dal contatto.

Questo strumento consente ai venditori affidabili di continuare le proprie attività senza interruzioni, premiando la proattività nella gestione dell’account e il rispetto delle policy Amazon.

Consigli pratici per migliorare lo Stato dell’Account Amazon

Oltre al rispetto delle policy e al monitoraggio delle metriche, ci sono alcune azioni concrete che ogni venditore può adottare per mantenere alte le performance e prevenire problemi.

1. Analizza i motivi degli ordini difettosi

Non fermarti al numero: guarda quale causa ricorre di più (feedback negativo, reclami A-Z, chargeback).

  • Se il problema è “prodotto danneggiato in spedizione”, probabilmente serve migliorare il packaging;
  • se invece ricevi lamentele su descrizioni non chiare, rivedi testi e immagini delle schede prodotto.

2. Investi in un packaging adeguato

Un imballaggio solido riduce resi e contestazioni.

  • usa materiali che proteggano da urti e umidità;
  • testa tu stesso il pacco simulando la consegna;
  • ricorda che un imballaggio curato migliora anche la percezione del brand.

3. Preparati ai periodi di picco

Natale, Black Friday e saldi generano volumi molto alti. Per non rischiare ritardi e reclami:

  • verifica le scorte con largo anticipo;
  • controlla tempi e affidabilità dei fornitori;
  • comunica chiaramente eventuali tempistiche più lunghe ai clienti.

4. Gestisci rapidamente feedback negativi e reclami

Ogni ora conta: più aspetti, più aumenta il rischio di escalation.

  • Contatta subito il cliente per offrire una soluzione;
  • se risolvi, chiedi con garbo la rimozione del feedback (nei limiti delle policy);
  • documenta sempre le azioni intraprese: ti servirà anche per eventuali ricorsi con Amazon.



Migliora subito il tuo account con la nostra consulenza Amazon
Se il tuo account presenta avvisi o rischi di sospensione, non aspettare: con la consulenza Amazon di Intempra analizziamo le tue performance, correggiamo le criticità e costruiamo insieme una strategia di crescita sicura e duratura.

Richiedi la tua consulenza Amazon

 

 

Leggi di più

10/09/2025Fondi europei per l'innovazione: opportunità per Startup e PMI

Negli ultimi anni l’Unione Europea ha rafforzato il proprio sostegno a ricerca, sviluppo e innovazione. Horizon Europe, con un budget di 95 miliardi di euro, sostiene università, imprese e PMI che investono in progetti tecnologici, scientifici e nuovi modelli di business.

Nel 2025, le opportunità di finanziamento per startup e PMI sono molte, ma richiedono preparazione, competenze specifiche e una strategia chiara.

Il ruolo delle PMI nell’economia europea

Le piccole e medie imprese rappresentano il cuore dell’economia europea, contribuendo alla crescita, all’occupazione e all’innovazione. Partecipare ai bandi permette loro di: ottenere finanziamenti a fondo perduto, entrare in reti internazionali e collaborare con partner europei, rafforzare competitività e capacità innovativa.

 

 

EIC Accelerator

Tra i diversi programmi messi a disposizione, l’EIC Accelerator supporta progetti con alto contenuto tecnologico già testati in contesti industriali (TRL 5). Offre un pacchetto completo di supporto:

  • finanziamenti a fondo perduto fino a 2,5 milioni di euro,
  • investimenti in equity fino a 15 milioni tramite l’EIC Fund,
  • mentoring, coaching e accesso a reti europee di business.

Come funziona l’EIC Accelerator

Startup e PMI possono candidarsi all’EIC Accelerator individualmente oppure insieme ad altri partner. L’accesso ai fondi, però, è estremamente competitivo: non basta avere una buona idea, serve un progetto con caratteristiche ben precise.
I requisiti principali sono:

  • Un livello di innovazione realmente dirompente
  • Un chiaro potenziale di mercato
  • Una roadmap credibile per la crescita e scalabilità.

Le candidature si aprono più volte l’anno e il percorso prevede tre passaggi: short proposal, full proposal e pitch finale, con un tasso di approvazione di circa il 5%.

La situazione in Italia

I risultati italiani sono inferiori rispetto ad altri Paesi, come Francia e Germania, a causa di difficoltà nella scrittura di progetti competitivi, frammentazione del supporto e mancanza di una regia nazionale. Alcune regioni hanno introdotto consulenze, programmi di pre-incubazione e percorsi formativi per aumentare la competitività delle PMI nei bandi europei.

Altri fondi europei

Oltre a Horizon Europe e all’EIC Accelerator, esistono altri strumenti dedicati alle PMI:

  • COSME: supporta l’espansione internazionale e la competitività delle PMI;
  • InvestEU: facilita l’accesso al credito e agli investimenti tramite prestiti, co-finanziamenti e equity;
  • LIFE Programme: sostiene progetti green e sostenibili, coprendo fino al 60% dei costi;
  • Digital Europe Programme: favorisce l’adozione di tecnologie digitali avanzate, dall’intelligenza artificiale al cloud computing;
  • Eurostars: promuove collaborazioni internazionali in ricerca e sviluppo, con finanziamenti fino a 500.000 euro;
  • EU4Health: incentiva l’innovazione nel settore sanitario e migliora l’accesso ai servizi per i cittadini.

Preparazione e strategia

Per partecipare con successo ai bandi europei è fondamentale:

  • identificare il programma più adatto,
  • redigere un progetto chiaro e coerente con gli obiettivi del bando,
  • costruire partnership con imprese o enti europei,
  • rispettare requisiti e scadenze nella presentazione della domanda.

Uno sguardo al futuro

I fondi europei non sono solo un sostegno economico: permettono di entrare in reti internazionali, favorire l’innovazione e rafforzare la competitività globale. Considerarli come parte integrante della strategia aziendale è fondamentale per colmare il divario con altri Paesi e rafforzare le PMI italiane.

Leggi di più

05/09/2025Casaleggio Associati: la classifica e-commerce Italia luglio 2025 tra marketplace globali e Made in Italy

L’e-commerce italiano continua a crescere e a trasformarsi. L’ultimo aggiornamento della Classifica Ecommerce Italia di Casaleggio Associati, datato luglio 2025 fa il quadro sui siti ecommerce più popolari registra 11.581 aziende attive, con Amazon che consolida il primato e Temu che si conferma come il rivale più temibile.

Al vertice della Top 100 restano saldi Amazon e Temu, mentre Booking.com guadagna terreno e sale al terzo posto, davanti a Subito ed eBay. Seguono Leroy Merlin, Apple Store, TicketOne, Trenitalia e Decathlon.
Rispetto all’ultimo aggiornamento, le posizioni invariate di Amazon, Temu, Leroy Merlin, Apple Store e Decathlon confermano la stabilità dei big, mentre gli spostamenti nel turismo e nel tempo libero mostrano un mercato in rapido movimento.

Marketplace globali: la sfida Temu–Amazon

Se Amazon domina da anni, il suo primato è messo in discussione dall’ascesa di Temu, che ha scalzato player storici come eBay e Subito. La piattaforma cinese low cost conquista rapidamente il pubblico italiano, segno di una domanda sempre più orientata a prezzo e convenienza.

Aziende in forte crescita nella Top 100

AziendaSettorePosizioni guadagnate
LG Elettronica +51
Conad Marketplace +45
Trenord Turismo +34
Traghettilines Turismo +28
Alpitour Turismo +26
Libraccio Editoria +22
Nintendo Elettronica +19
Trip.com Turismo +17
The Space Cinema Tempo Libero +17
Lastminute.com Turismo +17

Elettronica e intrattenimento

Tra le aziende che hanno guadagnato più posizioni emerge: LG (+51). Il marchio di elettronica di consumo guida la corsa a fronte del più modesto incremento del player dell’intrattenimento Nintendo (+19).

Turismo digitale in crescita

Il settore viaggi si conferma tra i più dinamici:

  • Trenord +34
  • Traghettilines +28
  • Alpitour +26
  • Trip.com +17
  • Lastminute.com +17

La digitalizzazione del turismo – dalla biglietteria online ai pacchetti esperienziali – sta ridisegnando le abitudini dei viaggiatori italiani.

Made in Italy: presidio e opportunità

Alcuni comparti restano fortemente italiani: Farmacie (99%), Alimentare (95%), Editoria (92%), dove la filiera nazionale mantiene un solido presidio grazie a normative, fiducia dei consumatori e valore culturale.

Il Made in Italy digitale può crescere anche in settori come moda e arredamento, portando online la stessa percezione di qualità e design del prodotto fisico.

Nel turismo, gli operatori italiani hanno l’opportunità di valorizzare il brand Paese, offrendo servizi digitali su misura e competendo con i colossi globali.

Il contesto: un mercato da 85 miliardi

Secondo il report annuale di Casaleggio Associati, l’ecommerce in Italia ha raggiunto 85,4 miliardi di euro nel 2024, con una crescita del 6% sull’anno precedente.

  • I settori più dinamici:
  • Scommesse e Casinò +31%
  • Auto e Moto +25%
  • Assicurazioni +17%
  • Moda +16%

Le aziende puntano a incrementare il fatturato, rafforzare la brand awareness e fidelizzare i clienti, investendo in intelligenza artificiale, automazione del customer service, live shopping e sostenibilità.

L’e-commerce italiano in numeri (2024)

  • Valore complessivo: 85,4 miliardi € (+6%)
  • Settori più dinamici: +31% Scommesse, +25% Auto e Moto, +17% Assicurazioni, +16% Moda
  • Indice di italianità: 99% Farmacie, 95% Alimentare, 92% Editoria

Leggi di più

04/09/2025Ecommerce 2025: trend e settori in crescita tra salute, benessere e prodotti per la casa

Secondo l'Osservatorio Trovaprezzi.it, il comparatore di prezzi leader in Italia, il 2025 rappresenta un punto di svolta per l’ecommerce in Italia. Dopo anni in cui smartphone, notebook e grandi elettrodomestici hanno trainato il mercato, stiamo assistendo a un netto cambio di direzione: il digitale non è più soltanto “tech” ma si apre a nuovi settori. Oggi il carrello online degli italiani è sempre più ricco di prodotti legati alla salute, al benessere e alla vita quotidiana.

I nuovi protagonisti: i settori in crescita

Gli integratori e i prodotti per la salute dominano le ricerche online, con incrementi significativi che testimoniano una maggiore attenzione alla cura di sé e alla qualità della vita. Allo stesso tempo, stanno emergendo con forza nuove categorie come accessori e ricambi auto, caffè e tè, segnando il consolidamento del food & beverage nel digitale. E ancora articoli ortopedici, ferramenta e prodotti d’arredamento per la casa: dati che raccontano di un consumatore più pratico, che cerca online soluzioni per la propria quotidianità e non solo per la tecnologia.

Settori in calo

Come detto in precedenza, la parte “storica” dell’ecommerce, legata alla tecnologia ed elettrodomestici, mostra, invece, un rallentamento. Smartphone, frigoriferi, lavatrici, aspirapolveri registrano cali significativi. Non si tratta di una crisi, ma di un segnale di maturità: i cicli di sostituzione si allungano e il consumatore preferisce destinare la spesa in altri ambiti.

Il nuovo profilo del consumatore online

Chi compra online oggi non è più solo un appassionato di tecnologia, ma un consumatore più consapevole, informato, maturo e attento al valore piuttosto che al brand. le fasce centrali di età (35-54 anni) sono quelle più attive, con una solida disponibilità economica e abituato ad informarsi e confrontare prima di acquistare. Non cerca solo il prezzo più basso, ma valuta qualità, affidabilità e impatto sulla propria vita.
Anche a livello geografico il quadro resta stabile: Lombardia, Lazio e Campania guidano le ricerche, ma con segnali di crescita anche al Sud.

Opportunità per le aziende

Questo scenario mostra un ecommerce che sta diventando sempre più orizzontale e diversificato, meno legato alle mode tecnologiche e più attento ai bisogni reali delle persone. Per le imprese significa che non basta avere un ecommerce “vetrina”: serve proporre un’esperienza personalizzata che sappia intercettare e soddisfare un consumatore evoluto, offrendo non solo prodotti ma anche valore, contenuti e servizi per costruire fiducia e fidelizzazione.

Se anche tu vuoi far crescere il tuo business online e intercettare le nuove abitudini dei consumatori, Intmpra.com è al tuo fianco per la progettazione di un e-commerce su misura, pronto per il futuro.

Contattaci!

 

   

 

 

Leggi di più

07/08/2025Chiusura per ferie

Anche noi ci concediamo una pausa!
Intempra.com sarà chiusa per ferie dall’11 al 22 agosto.

Torneremo operativi da lunedì 25 agosto, pronti a ripartire!

Durante la chiusura, per segnalare urgenze che compromettono il funzionamento di sistemi, vi invitiamo a scrivere a supporto@intempra.com, inserendo URGENTE nell’oggetto della mail.

Vi chiediamo di evitare messaggi personali al nostro staff, per non rischiare che vadano persi durante la pausa.

Buone vacanze da parte di tutto il team di Intempra.com!

Leggi di più

Cookies Settings