Dal Phishing ai Deepfake: l'intelligenza Artificiale nelle truffe online

L’intelligenza artificiale come tutte le innovazioni dirompenti ha stravolto usi e costumi modificando tempi e risultati di tantissime attività e mansioni, nonché aspetti del nostro vivere quotidiano. Insieme ai lati positivi il grande potere generativo dell’IA alimenta anche una fiorente industria delle truffe che sta prendendo piede ed è sempre più specializzata.

È di questi giorni la notizia che è stato sventato un tentativo di truffa alla Ferrari congegnato in modo impeccabile grazie all’aiuto delle nuove tecnologie.

Quanto accaduto è stato riportato da Bloomberg partendo dai messaggi WhatsApp, inviati dal presunto amministratore delegato dell’azienda ad un dirigente della casa automobilistica per arrivare al contatto telefonico, in cui grazie ad un deepfake audio l’alterego dell’amministratore delegato del cavallino rampante, risultava perfettamente convincente con una voce che riproduceva anche l’accento meridionale. La verosimiglianza in questi casi è resa possibile dall'utilizzo dell'intelligenza artificiale addestrata a replicare la voce dell’amministratore delegato con la tecnica del deepfake audio. La truffa è stata sventata solo grazie a richiesta del dirigente di una vera e propria autenticazione “umana”: di fronte alla richiesta di comunicare il titolo del libro suggerito dal dirigente all’Ad la settimana precedente, i malintenzionati hanno desistito.
Oltre queste truffe sempre più sofisticate bisogna riconoscere che sono tanti i modi in cui l’IA viene utilizzata per perpetrare truffe.

Phishing

La tecnica con la quale ci si spaccia per un’azienda o ente conosciuto per spingere la vittima a comunicare dati personali e finanziari, risulta oramai affinata dall’ uso IA: se in precedenza l’indirizzo e-mail o il messaggio presentavano errori oggi i modelli di phishing sono più convincenti e sembrano autentici. L'IA infatti permette di generare testi sempre più simili a quelli prodotti da un essere umano. Rendendoli più credibili e difficili da individuare. Grazie all'IA, i truffatori possono raccogliere una quantità enorme di dati personali dalle nostre attività online: ad esempio dai social media, analizzandoli per creare profili dettagliati delle potenziali vittime. Conoscendo i nostri interessi, le nostre abitudini e le nostre relazioni, è possibile creare messaggi altamente personalizzati.

Deepfake e manipolazione di contenuti

L'avvento dell'intelligenza artificiale ha dato vita a una preoccupante minaccia: i deepfake. Questa tecnologia, basata su sofisticati algoritmi di apprendimento profondo, consente di manipolare video, audio e immagini in modo talmente realistico da risultare quasi indistinguibili dalla realtà.

Come funzionano i deepfake?

I deepfake sfruttano enormi quantità di dati per "imparare" a imitare fedelmente le caratteristiche di una persona, dalla voce alle espressioni facciali. Una volta "addestrato", il modello di intelligenza artificiale può generare contenuti falsi in cui la persona viene ritratta mentre dice o fa cose che non ha mai fatto. Le applicazioni sono molteplici e spaziano dalla creazione di video pornografici non consensuali alla diffusione di fake news, passando per la manipolazione di risultati elettorali e l'incitamento all'odio.

Love scam

Le truffe sentimentali trovano nell’IA strumenti sempre più sofisticati che le rendono sempre più credibili agli occhi delle vittime. Utilizzano tecniche deepfake per creare profili falsi su social network e ingannare le vittime in relazioni sentimentali, con lo scopo di estorcere denaro. L'IA può generare immagini realistiche di persone, creando profili fittizi che sembrano autentici. Algoritmi avanzati possono analizzare un vasto database di immagini per creare volti unici e convincenti. L'IA inoltre può creare testi, adattando il linguaggio e lo stile a seconda dell'interlocutore creando conversazioni più naturali e coinvolgenti, aumentando la fiducia della vittima. L'IA inoltre è in grado di tradurre ii messaggi in diverse lingue, consentendo ai truffatori di operare a livello internazionale e di raggiungere un pubblico più ampio. L'IA può essere utilizzata per creare video falsi in cui il volto di una persona viene sostituito con quello di un'altra, o per simulare la voce di una persona famosa.

Sextortion

È la pratica che riguarda la minaccia di diffondere immagini compromettenti della vittima che questa ha condiviso o diffuso. il ricatto può avere alla base immagini deep fake create dai cybercriminali, partendo da foto condivise sui social.

Le truffe basate sull'IA sfruttano la nostra natura sociale e la nostra tendenza a fidarci degli altri. La personalizzazione dei messaggi, la simulazione di emozioni genuine e la creazione di relazioni fittizie creano un legame emotivo con le vittime, rendendole più vulnerabili. La rapida evoluzione dell'IA pone sfide significative alla regolamentazione per contrastare le nuove forme di criminalità informatica ma anche alle aziende che devono dotarsi di strumenti e sistemi per fronteggiare

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