Mondo IA: la corsa al primato tra i giganti tech

La corsa all'intelligenza artificiale è più accesa che mai. Giganti come Google, OpenAI e Meta si sfidano a colpi di algoritmi e innovazioni per conquistare la supremazia in un mercato in continua evoluzione. Sundar Pichai, CEO di Google, si prepara ad affrontare le sfide di un 2025 decisamente competitivo. A settembre scorso una storica sentenza americana ha imposto al colosso di scindersi in più società per limitarne l'indiscusso monopolio e Google sta rispondende con una controposta per evitare il frazionamento.

Nel frattempo Google sta lavorando per difendere il suo primato nella ricerca web con  cambiamenti e innovazione delle tecnologie AI. In particolare Google sta rioriganizzando la ricerca in modalità "AI" e proseguendo nell'opera di promozione del modello Gemini, nella strenua convinzione che la sua capacità di innovazione superi quella di OpenAI e di Microsoft.

Tuttavia anche OpenAi ha in serbo grandi novità e si appresta al lancio in gennaio del suo nuovo modello O3 e O3 mini, in sostituzione di O1, per ora in uso solo ad un gruppo ristretto di tester. Una decisione che riflette un approccio prudente e trasparente nel clima di crescente attenzione al pericolo di uno sviluppo incontrollato dei modelli di IA. In merito al nuovo modello, non si tratta solo di un'aggiornamento del modello ma di un'evoluzione significativa, sopratutto nel ragionamento e nella capacità di svolgere attività complesse. Il tutto con un impiego di tempo maggiore che consente al chatbot di riflettere e fornire agli utenti risposte sempre più accurate. Evidenti sono miglioramenti nelle competenze matematiche, scienza e programmazione.

Nel frattempo Mark Zuckerberg ha da poco espresso su Threads la sua soddisfazione per Meta Ai che ha raggiunto i 600 milioni di utenti mensili. Anche meta ha da poco rilasciato il modello linguistico Llama 3.3 70b, update del precedente Llama 3.1 405b. Sembra inoltre che il social network introdurrà utenti realizzati con l'intelligenza artificiale per incrementare il coinvolgimento degli iscritti, come dichiarato al Financial Times da Connor Hayes, vicepresidente del prodotto per l'AI generativa di Meta.

Altro grande competitor dei big come Google e OpenAI è Perplexity AI, un chatbot capace di esplorare il web in tempo reale e supportare le ricerche online degli utenti con dati sempre aggiornati e citando le fonti. Si tratta di un vero e proprio motore di ricerca conversazionale basato sull'intelligenza artificiale. Sebbene il numero di utenti non sia paragonabile a quello di Google, la capacità di innovazione di questa startup e la sua abilità di attrarre investimenti promettono una competizione agguerrita.

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