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28/10/2022Cyber Monday: 3 consigli per il successo delle tue vendite

Previsto per lunedì 28 novembre, il Cyber Monday è un’occasione da non perdere per donare nuovo slancio alle vendite. Dopo il Black Friday, il Lunedì Cibernetico rappresenta un momento assolutamente da sfruttare per aumentare i numeri del proprio business, accrescere la visibilità e la consapevolezza del brand e prepararsi al periodo natalizio. Cosa fare allora per un Cyber Monday d’impatto in termini di branding e fatturato? Eccovi i nostri 3 consigli per trarre vantaggio da questo evento:

PUNTA SUL PRINCIPIO DI SCARSITÀ

Nel marketing, il principio di scarsità aumenta il valore di un prodotto: quanto più un articolo è rato, tanto più è desiderato e desiderabile. Come fare per metterlo in pratica nel tuo business? Semplice: offri promozioni convenienti ma con una durata limitata, crea dei coupon ma con numeri limitati, spingi i tuoi clienti all’acquisto puntando sul senso di urgenza. Il successo è assicurato, provare per credere.

FAI CAMPAGNE DI E-MAIL MARKETING PERSONALIZZATE

Raggiungi il tuo cliente via mail, regalandogli la giusta attenzione. Come fare? Con e-mail personalizzate, lavorando su una segmentazione precisa dei tuoi contatti. Non solo promo destinate direttamente all’utente, grazie ad automazioni e software che rendono quanto più personalizzata la comunicazione, ma anche comunicazioni mirate. Puoi infatti decidere di creare vari target, all’interno della tua clientela già acquisita o del tuo database di contatti, con offerte esclusive, omaggi ad hoc e informazioni specifiche. Coccolare la propria “clientela vip” significa ringraziarla per la fiducia e, soprattutto, fidelizzarla.
Allo stesso tempo, lavorare su un “pubblico freddo”, anche se maggiormente difficile, è un’azione di marketing utile a convertire il semplice curioso o interessato in un vero e proprio cliente.

CREA SET DI PRODOTTI O “GIFT GUIDE”

Una tattica per vendere più prodotti è quella di associare diversi articoli in un set. Significa fornire al cliente un’idea regalo/acquisto completa, magari ad un prezzo conveniente. Si tratta di un’operazione di cross-selling che può portare risultati interessanti.
La cura e l’attenzione per il cliente non passano solo dalla scontistica: l’interesse dell’acquirente deve essere catturato. Spesso chi compra durante il Black Friday e il Cyber Monday si sta, di fatto, preparando ai regali di Natale, acquistandoli con anticipo ad un prezzo favorevole. “Affascinare” il cliente e interagire con lui significa anche dargli consigli, fornirgli idee regalo originali, capaci di rispondere a diversi gusti ed esigenze. Lo strumento perfetto per attirare l’utente è una “guida ai regali”: l’intento è, ovviamente, indirizzare i tuoi clienti sui prodotti che offri. Puoi scegliere di inviare la guida via mail o condividerla sui social per una diffusione maggiore.

Hai bisogno di un supporto per far crescere le tue vendite? Contattaci, sapremo consigliarti le giuste strategie di marketing e mettere in pratica tecniche ad hoc per il tuo business.

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27/10/2022Black Friday: 5 consigli per aumentare le vendite

Manca poco all’appuntamento annuale con il Black Friday! Milioni di utenti aspettano questo momento per approfittare di sconti vantaggiosi e, anche in questo periodo caratterizzato da un costo della vita elevato, dall’inflazione e da un potere di acquisto ridotto, le aziende devono gestire al meglio l’opportunità di aumentare le vendite.

E tu sei già preparato per il Black Friday? Organizza al meglio la tua strategia e sfrutta il trend di questo importante evento online.
Eccoti 5 consigli per un Black Friday da ricordare:

1 - DEFINISCI IN ANTICIPO LA TUA STRATEGIA

La strategia da adottare durante il Black Friday va definita con largo anticipo. Analizza il tuo catalogo per stabilire cosa vuoi scontare e spingere nel corso della Black Week: vuoi abbassare il prezzo di tutti i prodotti? Vuoi puntare su quelli più venduti o su quelli meno richiesti? Una volta stabilite le tue priorità, rendi evidenti le promozioni: i tuoi buyer devono essere consapevoli e convinti del beneficio che ottengono comprando da te durante questo periodo. Presta molta attenzione alla politica degli sconti: l’internauta può fare confronti con la concorrenza o conosce già il costo di un prodotto presente nel tuo catalogo perché lo sta monitorando da tempo.

2 - OTTIMIZZA LE TUE PAGINE PRODOTTO

Il tuo store su Amazon o la tua vetrina sul web devono essere ottimizzate. Ogni pagina prodotto va migliorata con informazioni precise, foto, dettagli. Dopo un’attenta analisi e ricerca delle parole chiavi su Google rispetto al tuo catalogo, utilizza nelle descrizioni dei prodotti i termini con cui i tuoi articoli sono maggiormente ricercati sul web.
Offri grande spazio e visibilità ai marchi più noti e ai prodotti di punta del tuo store, mettendoli in risalto. Spiega chiaramente la promozione in corso, attiva esclusivamente per l’occasione: il tuo potenziale cliente non deve avere dubbi. Foto, video, contenuti A+ su Amazon: tutto deve portare al carrello e all’acquisto.

3 - CURA LA COMUNICAZIONE SUI SOCIAL

I tuoi e-commerce, store su Amazon, negozio fisico e canali social fanno parte di un unico ecosistema. Ogni strumento è indispensabile all’altro e la creazione di un funnel strutturato porterà i tuoi visitatori all’acquisto. Pianifica e metti in campo una strategia social che sappia incuriosire, attirare, intrattenere, informare e, soprattutto, mostrare che i tuoi prodotti sanno rispondere alle esigenze della tua audience.
Gli utenti devono aspettare con ansia questo momento di sconti: per farlo va messa in campo una comunicazione mirata, accompagnata ovviamente da una politica di sconti adeguata. Comunica per tempo, in maniera accattivante, efficace e chiara: crea hype!
Con le giuste campagne ADV potrai diffondere gli annunci e raggiungere il target perfetto per il tuo business.

4 - PRESTA ATTENZIONE ALLA LOGISTICA

All’aspetto di promozione online si associa anche la parte offline: ad una digital strategy efficace si deve legare, ovviamente, anche un’organizzazione logistica impeccabile. Rispettare i tempi di consegna è la prima cosa: spesso chi compra durante il Black Friday si sta già organizzando con i regali di Natale ed è importante non deludere le aspettative. Un segreto può essere quello di indicare una data di consegna più lunga e fornire indicazioni utili come la conferma di spedizione e il tracking. Monitora le scorte degli articoli in vendita, preparando il magazzino anche in base a previsioni e stime. Un cliente soddisfatto è un cliente che, senza dubbio, ritorna da te!

5 – ANALIZZA LE PERFORMANCE DEL TUO E-SHOP

Boom di vendite o trend da migliorare? Non appena terminato il Black Friday devi già pensare al prossimo evento…il Cyber Monday! Parliamo del lunedì successivo al Black Friday, ulteriore giornata dedicata allo shopping frenetico e occasioni da capogiro.
Appare evidente quindi che questi eventi rappresentino non solo importanti momenti di slancio per il tuo business, ma anche occasioni utili a capire cosa funziona e cosa no della tua strategia di marketing. Osservare i trend, studiare le performance significa affinare sempre più le proprie scelte in termini di digital marketing, orientandole al consumatore finale e guidando il brand verso il successo.

Hai bisogno di un supporto per far crescere le tue vendite? Contattaci, sapremo consigliarti le giuste strategie di marketing e mettere in pratica tecniche ad hoc per il tuo business.

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26/09/2022La nuova Pagina Facebook: una migliore esperienza di visualizzazione

C’è aria di cambiamento “in casa” Facebook!
Le Pagine Facebook si rinnovano con un nuovo layout e tante funzionalità per offrire una migliore esperienza ai creator e ai suoi utenti. Un aggiornamento funzionale caratterizzato non solo da un design più semplice e intuitivo, ma anche da una serie di modifiche per la gestione della pagina e per le analisi dell’engagement.
Due sono le novità più importanti: l’introduzione di un news feed destinato agli amministratori della pagina e la rimozione dei like. Due cambiamenti innovativi che influenzano la percezione degli utenti e l’utilizzo delle pagine stesse.
Ma gli aggiornamenti non finiscono qui, Facebook propone altre numerose funzionalità al fine di ottimizzare il valore delle pagine stesse e la fruibilità e garantire una navigazione sempre più semplice e veloce.

Novità delle Pagine Facebook: i nuovi tools di gestione

Una delle novità di Meta è la semplificazione del passaggio dal profilo privato alla Pagina pubblica e la loro relativa gestione, tramite un semplice click, solamente selezionando l’immagine del profilo su cui si vuole passare. Non solo: per agevolare gli amministratori sono state inserite nuove funzionalità di controllo e di assegnazione per attività specifiche come insight, advertising, gestione della community etc.

Parlando di gestione non si può non fare riferimento all’introduzione di un news feed interattivo che stravolge la navigazione passiva vissuta fino ad oggi. Infatti, grazie alla news feed i creators potranno interagire direttamente con altre pagine o gruppi o con i contenuti dei propri followers e raggiungere un alto grado di visibilità all’esterno.
Viene sdoganata la concezione di lontananza e assenza di comunicazione tra le pagine ufficiali e i propri utenti: con il nuovo feed è possibile creare attive connessioni che garantiscono un elevato livello di engagement della pagina, grazie anche all’impostazione di fissare per primi i commenti dei personaggi pubblici.
È bene specificare però, che il feed della nuova Pagina è separato da quello del profilo personale, con la possibilità di seguire pagine e profili diversi in maniera tale da creare un’unica esperienza nel feed della nuova Pagina.

Per quanto riguarda i nuovi ruoli della pagina il precedente amministratore - indicato come "persone con l’accesso a Facebook"- manterrà tale ruolo anche dopo il passaggio alla nuova pagina, con la possibilità di:

  • gestire direttamente la pagina all’interno della piattaforma o attraverso l’utilizzo di altri strumenti (Meta Business Suite, Creator Studio e Gestione inserzioni),
  • assegnare l’accesso alle attività ad altre persone scegliendo le funzioni da attribuire;
  • creare o eliminare contenuti delle pagine sotto forma di post, storie o altro;
  • rispondere ai messaggi della Pagina direttamente dalla posta;
  • gestire le attività della community a nome delle pagine: rispondere o rimuovere i commenti direttamente dal nuovo news feed;

Mentre le “Persone con l’accesso alle attività” lavoreranno solo da Creator Studios o Meta Business Suite per attività specifiche, i “Community Manager” si occuperanno della moderazione dei commenti nelle chat e del controllo degli utenti che violano gli Standard di Facebook.

Funzioni e strumenti eliminati dalle pagine Facebook

Il cambiamento implica qualcosa di nuovo, introdotto da zero, ma anche qualcosa che va perso. Così Facebook ha deciso di eliminare i “mi piace” all’interno delle pagine, che verranno sostituiti dal “Follow”. Questo cambiamento incide, oltre che sull’aspetto grafico, anche sulla concezione di fan base: il “mi piace” come indicatore della copertura e del rendimento cessa di esistere, dando spazio al “segui” che mostra il numero di persone interessate a ricevere aggiornamenti della Pagina e quindi i veri utenti fidelizzati.
Con la transizione alla nuova Pagina, però, i “mi piace” ricevuti nella pagina classica non verranno trasferiti a meno che non siano stati accompagnati precedentemente anche dal “segui”.

Con la nuova pagina non sarà più possibile assegnare il ruolo di editor o moderatore. Per quanto limitante possa sembrare, in realtà non è così: sarà possibile assegnare singolarmente le attività specifiche e di gestione commenti, contenuti, insights, eventi etc, garantendo all'amministratore un controllo capillare di tutte le attività che riguardano la sua pagina.

Tutti questi cambiamenti fanno capire come Facebook si stia orientando verso una user experience sempre più intuitiva, veloce e completa per l’utente. Ciò comporterà una vera e propria rivoluzione in cui gli amministratori delle pagine dovranno ridimensionare il potere dei “Like” e incominciare a creare contenuti sempre più interessanti e rilevanti per il proprio pubblico.

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23/09/2022App raccolta ordini offline Easy Order: supporta i tuoi agenti anche in assenza di connessione internet

Oggi circa il 30% delle aziende italiane è posizionata in zone non coperte da segnale internet o con scarsa connessione, un limite all’operatività della rete vendita. In questi casi gli agenti di commercio devono procedere alla raccolta ordini manuale e al successivo inserimento dell’ordine nel gestionale a fine visita. Soluzione che comporta grosse perdite di tempo e produttività della forza vendita.

Easy Order è l’app semplice e intuitiva che risolve il problema di vendere senza internet. Supporta gli agenti di vendita nel giro visita in zone con bassa connessione e consente di consultare anagrafiche e prodotti a catalogo, raccogliere ordini di vendita da tablet anche offline.

L’app Android per raccolta ordini, con la sua gestione da tablet 10”, risponde alle esigenze comuni sia ad aziende con una piccola rete agenti che dotate di una rete commerciale ben organizzata. Il funzionamento è semplice, quando si è in zona coperta da segnale basta aggiornare con un click il software e avviare la sincronizzazione dei dati: catalogo prodotti completo, disponibilità di magazzino, anagrafica, listini e condizioni commerciali clienti. A questo punto è possibile raccogliere l’ordine offline e non appena disponibile la connessione internet, effettuare nuovamente la sincronia con un solo click. Gli ordini passeranno in tempo reale sul software gestionale/B2B.


 IL MENÙ DELL’ APP MOBILE COMPRENDE:

  • Anagrafica Clienti associati all’agente con indicazioni finanziarie
  • Catalogo prodotti completo di immagini e descrizioni
  • Disponibilità avanzata del magazzino
  • Inserimento nuovi ordini
  • Trasmissione ordini al gestionale
  • Consultazione storico ordini clienti

 VANTAGGI DELL’APP PER RACCOLTA ORDINI

  • Semplice, intuitiva, veloce e affidabile
  • Si Integra con siti internet B2B e con la gran parte di software gestionali
  • Sincronie con database complete, rapide ed efficaci
  • Ricerca e consultazione ottimizzati con Database e Applicativo completamente installati sul device

Vuoi vedere da vicino il funzionamento dell’app raccolta ordini? Richiedi subito una Call conoscitiva gratuita 

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20/09/2022Google Ads e i Better Ads Standard: nuove norme per le pagine di destinazione

Google da sempre attento all’esperienza di navigazione dei suoi utenti, detta regole sempre più stringenti per gli annunci pubblicitari sulla piattaforma che devono garantire funzionalità, utilità e semplicità nella navigazione. Nel corso degli anni sono stati individuati già 12 tipi di annunci pubblicitari da evitare e ritenuti non conformi alle caratteristiche prima elencate. A partire da ottobre 2022, entreranno in vigore ulteriori nuove norme riguardanti i requisiti della pagina di destinazione. Le esperienze pubblicitarie degli utenti dovranno rispettare i Better Ads Standards stabiliti dalla Coalition for Better Ads, un’organizzazione indipendente di editori, aziende e piattaforme tecnologiche (tra cui IAB, Google, P&G, Unilever, Facebook e Microsoft), nata per frenare il fenomeno delle pubblicità sempre più numerose ed invasive che disturbano la navigazione dell’utente.
Better Ads Standards, requisiti da seguire per non oltrepassare lo stato di accettabilità delle esperienze pubblicitarie, nascono proprio dai sondaggi condotti sugli utenti. È noto, ormai, che l’esperienza del consumatore/utente è alla base di ogni azione di marketing e di comunicazione, per tale motivo i Better Ads Standars sono costruiti e plasmati sulle preferenze dell’utente.

Numerose sono le tipologie di annunci da evitare tra i quali pop-up, annunci video a riproduzione automatica con audio, annunci persistenti di grandi dimensioni e annunci Prestitial con conto alla rovescia etc. Tutte esperienze frustanti per i consumatori: bloccando momentaneamente il contenuto interrompono la navigazione e inducono, così, l’utente ad abbandonare la pagina prima ancora di aver completato l’esperienza di navigazione.
Attenersi ai Better Ads Standards significa non solo migliorare l’esperienza del consumatore e offrirgli una navigazione senza distrazioni ma anche non rischiare che i propri annunci non vengano erogati. Infatti tutti gli annunci ritenuti non conformi vengono notificati con “Avviso” o “Non superato” e segnalati nel report “Esperienza pubblicitaria” e qualsiasi annuncio che richiami tale destinazione non verrà approvato. In questo caso è possibile risolvere il problema rimuovendo l’annuncio e una volta completata la revisione della richiesta da parte di Google, la notifica nell’account sparirà.
Ripetute segnalazioni di violazione della norma, possono arrivare alla sospensione dell’account. Con la sospensione, Google interrompe la pubblicazione degli annunci e respinge ogni richiesta, a meno che non venga fatto ricorso.

I recenti aggiornamenti sulla politica pubblicitaria rendono evidente come Google voglia dare una scossa su larga scala per garantire un’esperienza di navigazione migliore della pagina di destinazione.

Hai bisogno di un consulente per migliorare i tuoi annunci pubblicitari? Intempra è il partner ideale per te e per le tue inserzioni. Contattaci!

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20/09/2022Business Manager: i 5 concetti di base per cominciare

Non sempre intuitivo ma sicuramente utile per chi fa digital marketing: parliamo del Business Manager.

Il Business Manager è un cruscotto che raccoglie tutti gli elementi e le risorse di Facebook e Instagram: Pagine Facebook, gli account Instagram, le persone che hanno accesso alle Pagine, i Partner, gli account pubblicitari, il catalogo prodotti, i Gruppi per la gestione degli eventi, la cartella delle creatività, i pixel, i cataloghi e tanto altro ancora.
La funzione principale del Business Manager è quella di centralizzare le risorse e la gestione delle stesse da un’unica interfaccia. Si tratta quindi di una sorta di “gestionale” capace di separare vita privata e personale di chi gestisce una pagina o un account social di un’azienda. Non solo: il Business Manager permette di monitorare le performance e i risultati delle inserzioni su Facebook e Instagram con panoramiche e analisi dettagliate.

CHI DOVREBBE USARE IL BUSINESS MANAGER

Il BM è consigliato a chi vuole fare business attraverso i social e, in particolare, a:

  • Brand con più di 3 pagine e più account pubblicitari
  • Agenzie
  • Brand che lavorano con partner e agenzie, alle quali devono dare accesso
  • Brand che vogliono fare re-targeting dei loro prodotti e-commerce

Ma quali sono i concetti di base da conoscere e quali gli elementi utili per impostare e creare correttamente un Business Manager?

ACCOUNT PERSONALE PER UTILIZZARE IL BUSINESS MANAGER

Per creare e usare un Business Manager è necessario avere un account Facebook personale. Se è vero che l’invito a far parte di un Business Manager viene inviato all’indirizzo email aziendale, il processo di login è tramite account personale. Sul Business Manager però tutte le persone sono visualizzate solo con nome, cognome e email aziendale proprio per separare l’aspetto privato da quello lavorativo.

DIFFERENZE TRA BUSINESS MANAGER E BUSINESS SUITE

La Business Suite è la versione semplificata del Business Manager: si tratta di un cruscotto per la gestione delle pagine social, pubblicazione e promozione di contenuti ed inserzioni. Lanciata nel settembre del 2020 e utilizzabile da desktop e da cellulare, è di semplice utilizzo ma presenta meno funzioni rispetto al Business Manager. Per esempio solo il BM permette di inserire il pixel in un sito web o landing page, verificare il dominio dell’azienda, collegare il catalogo dei prodotti.
In modo molto generico, possiamo dire che Business Suite è l’ideale per pubblicare post e storie, rispondere a commenti e messaggi, mentre il Business Manager è lo strumento pensato per fare advertising, taggare i prodotti per vendere.

Può succedere che Business Suite sia attivato di default. Come tornare al Business Manager? La procedura è molto semplice e prevede tre step:

  • Clicca su “Fornisci un feedback” dal menu di navigazione generale in basso nella barra laterale sinistra.
  • Clicca su “Passa a Business Manager“.
  • Clicca sul pulsante blu “Passa a” per confermare il passaggio al Business Manager.

ELIMINAZIONE BUSINESS MANAGER

È possibile eliminare il Business Manager tramite il tasto apposito “Elimina in modo permanente l'account Business Manager” presente nella sezione Informazioni del Business Manager. Occorre però fare tutte le verifiche del caso prima di procedere: per cancellare un BM bisogna esserne amministratori e va tenuto conto che, eliminandolo, si perdono in maniera permanente anche la libreria delle risorse, i gruppi con origine degli eventi e progetti, gli accessi concessi a pixel, pagine e account pubblicitari. Una volta iniziato il processo non è possibile tornare indietro e annullare l’eliminazione: prima di procedere conviene trasferire gli asset e gli elementi che non si vogliono perdere del tutto.
In alcuni casi è impossibile eliminarlo: per esempio non si può cancellare se ci sono delle fatture in sospeso ancora da pagare.

AMMINISTRATORI BUSINESS MANAGER

Una volta creato il Business Manager si vanno ad assegnare i vari ruoli. Il più importante è quello dell’amministratore o admin, che può svolgere qualsiasi attività sul portale e gestisce tutte le risorse e i dipendenti.
Ogni Business Manager dovrebbe avere, per questioni di sicurezza, almeno due amministratori.
In caso di necessità o cambiamenti importanti è possibile rimuovere o a aggiungere uno o più amministratori, ma a farlo deve essere un'altra persona con lo stesso ruolo. Un admin può anche auto-rimuoversi, abbandonando il gestionale dalla sezione "Impostazioni”.

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13/09/2022Amazon per le aziende B2B: i vantaggi di vendere su Amazon Business

Il significativo aumento dell'e-commerce B2C negli ultimi anni, spinge la crescita digitale del mercato B2B nella stessa direzione: le aziende come i privati vogliono percorsi più semplici per gli acquisti online. Allo stesso tempo molte realtà che hanno abbracciato l’e-commerce B2B cercano di migliorare l’interazione con i loro acquirenti innovando sempre più l’esperienza d’acquisto e le funzionalità a disposizione dei clienti. Un report del 2021 di DHL Express riporta che entro il 2025, l'80% dei rapporti B2B tra fornitori e acquirenti sfrutterà i canali digitali.
In questo contesto Amazon dal 2015 ha fatto da apripista con Amazon business: una divisione focalizzata sul mercato delle vendite e acquisti di professionisti piccole e grandi imprese, che ora serve più di cinque milioni di aziende in tutto il mondo.
È proprio su Amazon che cresce e si sviluppa con successo anche il mercato estero delle PMI italiane, come esplicita il report 2022 del Marketplace: nel 2021 oltre 200 PMI hanno effettuato vendite per più di un milione di euro. Le imprese italiane su Amazon si sono distinte soprattutto nei settori Bellezza, Casa e Cucina, Industria e Scienza, Sport e Tempo Libero, Salute e Cura della persona. Tra le regioni con il numero più alto di imprese attive su Amazon spiccano la Lombardia, seguita da Campania, Lazio, Puglia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte Sicilia, Toscana e Abruzzo. Sono oltre 20.000 le realtà che hanno scelto di aprire una vetrina su Amazon nel 2021 e più della metà ha guadagnato con l’export effettuando vendite all’estero per 800 milioni di euro, il 25% in più rispetto all’anno precedente.
Ma quali sono le ragioni del successo delle aziende B2B su Amazon business? Ecco 7 buoni motivi per aprire un account Amazon Business

Visibilità sul web

Scegliere di vendere su Amazon con partita iva significa poter usufruire di visibilità immediata sul web anche per prodotti di nicchia. Grazie ad una vetrina che accoglie ed offre tantissime categorie di prodotti specializzati per le aziende: dai prodotti per ufficio alle attrezzature professionali, è possibile entrare in contatto con una vastissima platea di potenziali acquirenti.

Promozione e advertising Amazon

Il Marketplace propone servizi e funzionalità dedicate alle aziende B2B che spingono le performance del brand. I venditori possono sfruttare i suggerimenti sui prodotti più richiesti (Amazon Business è in grado di identificare le tendenze di acquisto in base alla località). I prodotti raccomandati al venditore sono suggerimenti basati sul suo catalogo e sulla domanda dei clienti Amazon. Si tratta sia di articoli B2B con una forte domanda, ma non ancora offerti da nessun venditore, sia di articoli non presenti sulla piattaforma e-commerce. Inoltre i venditori Amazon con partita iva possono offrire prezzi e promozioni esclusivamente per clienti aziendali ed entrare a far parte della selezione Business Plus del Marketplace. Selezione che include prodotti provenienti da venditori altamente qualificati e a prezzi competitivi che permettono di intercettare più velocemente il target. Inoltre autonomamente i venditori possono sponsorizzare sul Marketplace il proprio catalogo e Azienda.

Creazione automatica delle fatture

La possibilità di generazione automatica delle fatture, facilmente scaricabili, rende il processo di vendita più comodo e veloce. Il logo "Fattura disponibile in automatico" è visualizzato sulle offerte ai clienti aziendali. Gli acquirenti possono filtrare i venditori che optano per questo metodo rispetto a quelli ai quali le fatture devono essere richieste.

Prezzi al netto Iva

La piattaforma permette di differenziare i prezzi. L’azienda che vende su Amazon ha il vantaggio di poter mostrare i prezzi con iva e al netto di iva per i clienti Amazon business, risultando così immediatamente appetibile per le decisioni di acquisto dei clienti B2B.

Richieste di preventivi

I clienti del canale B2B possono inviare richieste per ottenere sconti sulle quantità per specifici prodotti.

Offerta di sconti sulla quantità

La piattaforma permette di optare per una strategia di prezzo esclusivamente per i clienti Amazon Business. È possibile applicare sconti sulla quantità diversi in base al numero di prodotti acquistati. I clienti aziendali possono richiedere uno sconto quantità su un prodotto specifico cliccando su un link nella pagina di dettaglio del prodotto. Offrire prezzi con diversi livelli di sconto in base alle quantità consente di incrementare notevolmente il volume delle vendite.

Logistica di Amazon

Amazon mette a disposizione la rete logistica del Marketplace occupandosi del ritiro, dell'imballaggio e della spedizione ma anche del servizio clienti e dei resi aiutando le aziende di ricevere gli ordini con maggiore rapidità. Inoltre con il programma paneuropeo di logistica, Amazon punta a semplificare la vendita in tutta Europa garantendo la distribuzione e lo stoccaggio dei prodotti nei centri logistici dei paesi selezionati dai venditori permettendo una gestione più veloce ed ecosostenibile.

In definitiva Amazon business è un valido supporto per le aziende del B2B che con investimenti contenuti hanno l'opportunità di raggiungere milioni di clienti ed aumentare le vendite grazie ad una piattaforma efficiente e strutturata che continua ad evolversi per intercettare e soddisfare i bisogni di clienti e fornitori.

Se sei interessato a sfruttare le opportunità di Amazon Business richiedi una consulenza per iniziare a vendere o per migliorare le performance del tuo account.

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09/09/2022Instagram: gli elementi chiave per una strategia SEO

La Seo (Search Engine Optimization) è l’insieme di strategie e tecniche atte ad aumentare la visibilità nei motori di ricerca e quindi ottimizzare l’indicizzazione dei risultati organici e il posizionamento in SERP. Si lavora sui metatag, codice HTML e contenuti testuali e multimediali, elementi chiave che descrivono l’identità e la funzione della pagina e che forniscono al motore di ricerca le informazioni necessarie per apparire nei primi risultati. In altri termini, quando un utente digiterà una parola e inizierà la ricerca, Google indirizzerà l’URL della pagina più fedele alla richiesta.

Instagram segue le stesse logiche del motore di ricerca, con un proprio algoritmo, però, in grado di leggere e analizzare il profilo e i relativi contenuti. Il mondo di Instagram è popolato da circa 1 miliardo di profili e avere un account altamente performante a livello SEO è la giusta risposta per indicizzarsi e comparire nei primi risultati di ricerca. L’algoritmo ordina e trova i contenuti che rispondono al meglio alla richiesta specifica dell’utente, analizzando il testo, l’attività e i segnali di popolarità di tutti i profili del social.

GLI ELEMENTI DA CURARE PER UNA PAGINA INSTAGRAM INDICIZZATA

Il testo è la chiave di tutto il processo di indicizzazione. Una volta digitata nella barra di ricerca la parola su cui si vogliono visualizzare i contenuti, Instagram comincia a cercare tra nome utente, didascalie, bio e geotag del suo database, la keyword corrispondente. È evidente come le attività SEO siano fondamentali per migliorare il proprio posizionamento e farsi trovare al momento giusto dalla persona giusta.

Instagram non richiede complesse strategie di applicazione SEO, ma è bene conoscere e lavorare su pochi, ma buoni, elementi che possono influenzare direttamente la visibilità dell’account e quindi il successo.

Nome utente e username
Un processo di ottimizzazione che migliori le performance di un profilo Instagram non può che cominciare dalle informazioni di base. È fondamentale, dunque, dare un nome che definisca l’azienda, l’attività o la pagina. Le keywords da utilizzare devono essere attinenti non solo all’identità del profilo, ma anche al settore in cui opera, agli argomenti trattati nella pagina o alla qualifica che si ricopre, nel caso di libero professionista.
Individuare e inserire la parola chiave del proprio business o brand nelle prime posizioni del profilo è il punto di partenza per ottenere più visibilità.

Bio
Questa sezione rappresenta una stringata, ma efficace, presentazione del profilo, in cui si spiega più nel dettaglio la propria attività senza tralasciare l’utilizzo di parole chiave secondarie e correlate. L’obiettivo non è solo quello di farsi trovare ma di far informare l’utente, rispondere alla sua esigenza. La bio dispone solo di 150 caratteri, è necessaria una descrizione breve ma incisiva.

Didascalia
Tutti i contenuti, studiati e realizzati per essere pubblicati nei profili, per quanto diversi possano sembrare, sono legati allo stesso macro-argomento. Ogni immagine, video o reel dev’essere accompagnato da un testo ben strutturato a livello SEO, ricco di keywords ben distribuite e integrate armoniosamente. Contenuti semplici e originali, capaci di massimizzare l’engagement e di concedere all’algoritmo una chiara e facile lettura per essere indicizzati.

Hashtag
Gli hashtag, per contribuire all’indicizzazione, devono essere inseriti nella didascalia e non nei commenti.
Citando Instagram, gli hashtag migliori sono:

  • pertinenti
  • mix tra conosciuti, di nicchia e specifici
  • dai 3 ai 5 al massimo
  • non troppo generici o irrilevanti

La struttura e la funzione degli hashtag sono molto simili alle parole chiave perché riassumono in un unico concetto di cosa tratta il contenuto. È importante quindi, svolgere un’approfondita indagine su quali siano gli hashtag più utilizzati nel proprio settore di riferimento e come si comportano i competitors.
L’uso spropositato di hashtag può penalizzare l’indicizzazione, perché ritenuti spam da Instagram stesso.


Testo alternativo per le immagini- Alt Text

Il testo alternativo per le immagini- Alt Text è una breve descrizione testuale con triplice funzione:

  • semplifica la fruizione del contenuto agli ipovedenti o a chi utilizza uno screen reader;
  • mostra la descrizione del contenuto nel caso in cui l’immagine non venga caricata;
  • supporta l’algoritmo a comprendere cosa è rappresentato nell’immagine.

Rendere le immagini scansionabili e leggibili rappresenta una rivoluzione e un grande vantaggio da integrare alle strategie SEO per Instagram, giocando un ruolo cruciale nell’ottimizzazione della pagina.

Geotag
Il tool “vicino a me” si è affermato sempre di più nelle dinamiche di ricerca dell’utente e per questo anche Instagram ha deciso di dedicargli una sezione specifica.
È possibile visualizzare la mappa interattiva dei luoghi “popolari nelle vicinanze” oppure cercare direttamente con le parole chiave ciò che interessa.
Per chi ha un’attività ben geolocalizzata, usare il geotag o condividere la propria posizione nella bio, rappresenta un’utile occasione di ottimizzazione del profilo.
Anche nel mondo di Instagram si può cadere nel rischio di essere etichettati spam. Chi non segue le linee guida della community viene penalizzato finendo in basso nei motori di ricerca, con il rischio di diventare “invisibile”.


Foto di qualità
Last but not least: parliamo delle immagini. Com’è noto Instagram è il social network visivo per eccellenza. Il celebre social network dà estrema priorità alle foto: è molto importante, quindi, pubblicare immagini di alta qualità, accattivanti, ben realizzate.Non si tratta di riempire spazi o pubblicare solo perché si deve, ma di colpire l’utente e sapersi raccontare.
La realizzazione, selezione e pubblicazione di foto e immagini di qualità e ad alto impatto visivo sono parte di un processo importante anche a livello SEO e di visibilità del profilo. Basti pensare che Instagram è dotato di una tecnologia che scansiona ogni immagine caricata sulla sua rete per “leggerla” e capire cosa contiene.

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05/09/2022Il Social Customer Care migliora il rapporto tra cliente e azienda

Quando si parla di Social Customer Care si intende l’evoluzione del servizio di assistenza clienti sui social media, volto a fornire risposte rapide alle domande dei clienti e farli entrare in stretto contatto con il brand. Il legame che intercorre tra l’azienda (brand) e la sua comunità va ben oltre i semplici like e commenti: gli utenti, oramai, si aspettano che i social media siano il punto di connessione con l’azienda e che quest’ultima offra un’assistenza esperta e soddisfacente.
Diverse sono le modalità con cui il cliente si può mettere in contatto con il brand per cercare risposte alle sue domande, come ad esempio le aree specificatamente dedicate dei siti web, ticket di assistenza, live chat e messaggi pubblici (commenti). Nonostante queste diverse soluzioni, secondo un’indagine Gartner, la modalità di assistenza clienti più utilizzata sia dagli utenti che dalle aziende stesse, è il Social Customer Care sia per la sua convenienza economica sia per il fatto che elimina i tempi di attesa al telefono, consentendo agli utenti di praticare le loro attività quotidiane in attesa di una risposta.

È da sfatare la convinzione che l’assistenza clienti serva solo per rispondere e gestire le lamentele dei clienti: in realtà, la versatilità di cui sono dotate le piattaforme social permettono numerosi casi di utilizzo, ad esempio un e-commerce può dedicare la sua chat social alla gestione dei resi, per consigliare i propri clienti o per risolvere un problema di spedizione.
Il metodo più utilizzato rispetto alle mail o alla chiamata è il messaggio privato sui social, attraverso il quale è possibile interagire e rispondere più rapidamente alle richieste dei clienti, un grande vantaggio grazie alla polivalenza di queste piattaforme social. La prova lampante è il social WhatsApp il cui tasso di apertura media di un messaggio è del 98% rispetto al 56% dell’apertura delle mail. Questa applicazione è dedicata sia allo scambio di messaggi testuali ma anche di immagini, video, documenti, contatti, note vocali e posizione in un modo estremamente intuitivo, semplice e veloce. È fondamentale, però, fornire nel minor tempo possibile una risposta o quanto meno una reazione ai messaggi del cliente: secondo un’indagine NM Incite, l’88% degli utenti tende a non procedere all’acquisto se non riceve risposta sui social dall’azienda. Dunque, il presidio di un canale social implica una scrupolosa organizzazione nel monitoraggio delle chat delle piattaforme coinvolte. La Social Customer Care è un’attività che richiede una presenza costante, esperta e attenta.

La seconda modalità utilizzata che funge da punto di contatto tra brand e consumatore nei social media, ha luogo direttamente nel feed delle piattaforme sottoforma di commenti, post e recensioni e anche in questo caso è molto importante essere costantemente presenti. Si creano delle vere e proprie discussioni tra i consumatori sul marchio di riferimento, dei concorrenti e/o dei problemi che presenta l’azienda. Nel caso di commenti negativi, l’azienda deve mostrare la sua forza attraverso la quale dovrà tutelare la propria reputazione ma sempre con diplomazia e competenza.
Conoscere l’opinione pubblica per i marketer è fondamentale in quanto attraverso tali informazioni l’azienda può apportare eventuali modifiche mirate a migliorare la percezione e la soddisfazione dei consumatori. Difatti, esistono diverse soluzioni di “social listening” che permettono di monitorare le conversazioni che nascono tra gli utenti sul proprio brand, senza dover eseguire alcuna ricerca manuale ed inoltre, sono funzionali per valutare se l’offerta del momento dell’azienda è all’altezza delle aspettative dei suoi consumatori e del mercato e se il servizio offerto è soddisfacente o meno.
Il social listening consente di:

  • creare uno storico delle conversazioni riguardanti il proprio marchio nel tempo;
  • monitorare le discussioni sulle diverse piattaforme
  • valutare il tono, l’influenza e la portata di tali messaggi;
  • analizzare i dati più importanti e individuare le tendenze;
  • redigere un report per ottenere un quadro generale delle opinioni degli utenti.

I social media impiegati per l’assistenza ai clienti sono: Facebook, Twitter, Instagram e WhatsApp.
Ogni piattaforma prevede modalità di interazioni diverse, ad esempio nel “mondo” di Twitter molte imprese hanno realizzato un account dedicato all’assistenza o esortano i propri clienti a segnalare il problema attraverso uno specifico hashtag con duplice funzione: da una parte consente all’azienda di tracciare efficacemente le discussioni e dall’altro consente agli utenti di trovare una risposta nelle precedenti segnalazioni. WhatsApp, invece, mette a disposizione la sua estensione WhatsApp Business o Meta for Business, strumenti gratuiti dedicati alla gestione della messaggistica istantanea. Tali tool rappresentano un ottimo supporto per le piccole realtà aziendali, rendendo la gestione delle discussioni più efficiente. Mentre le grandi aziende con un volume di conversazioni più elevato, utilizzano appositi software che, aggregando le diverse API (Application Programming Interface) fornite dalle piattaforme social, ne ottimizzano la gestione, queste sono definite piattaforme di comunicazione omnicanale.
È questo il grande vantaggio dell’utilizzo delle piattaforme per tale attività, infatti, l’integrazione dei dati nei sistemi gestionali e di CRM assicurano alle imprese una gestione più organizzata e strutturata in termini aziendali, incrementando la loro efficienza.

Dall’altra parte, invece, il cliente che comunica sui social con l’azienda si aspetta una relazione trasparente, di fiducia e umana. Su questa base, un Social Customer Service personalizzato e una veloce ed esaustiva comunicazione rappresentano una buona strategia per fidelizzare i clienti.
È ormai indiscutibile che la presenza sui social Media non è più una scelta per l’azienda ma un dovere. I social network non sono soltanto un luogo di promozione dei brand ma anche un mezzo di comunicazione, vendita diretta e assistenza. Attraverso la social customer Care l’azienda dimostra il suo expertise agli utenti, favorendo la fidelizzazione dei consumatori, rendendo il brand accessibile a tutti e riducendo i costi per l’azienda.
Per impostare una strategia social media marketing efficace e completa è necessario pianificare molte attività mirate a rendersi visibili, migliorare la propria reputazione online e raggiungere il successo.

Dopo una prima fasi di analisi, Intempra.com mette in pratica una social media strategica efficace, verificandone poi i risultati.

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30/08/2022Il valore del Graphic Design in una strategia di Social Media Marketing

Sapevi che la mente umana riesce ad elaborare le immagini circa 60.000 volte più rapidamente rispetto al testo?
Tutti gli stimoli, online e offline, che riceviamo vengono trasmessi al cervello che riconosce ed interpreta tali input sotto forma di percezione. Tra tutti i tipi di percezione (tatto gusto, olfatto e suono), la percezione visiva è quella primaria, dato che il 90% delle informazioni che giungono al cervello sono visive.

Con l’avvento del digitale molte aziende hanno trasferito la loro comunicazione sui social media: i biglietti da visita, i primi contatti con un potenziale cliente, oggi, sono stati sostituiti dai profili social con i loro contenuti. Questo fenomeno ha dato vita al visual content, il cui punto cardine è il graphic design, disciplina della comunicazione digitale, marketing e codice web.
I principi fondamentali per un efficiente visual content sono la semplicità e l’immediatezza del messaggio, la trasversalità del contenuto e il fattore emozionale.
I marketer e designer, infatti, riconoscono che la grafica nei social media decreta il 90% del successo, o fallimento, della comunicazione e per questo lavorano sulle creazioni di contenuti visivi efficaci per una valida strategia social media marketing.
Grazie alla figura del graphic designer l’azienda riceve un supporto per il riconoscimento del brand, facendo incontrare il pubblico target direttamente con i prodotti e servizi dell’azienda stessa. Non solo, il graphic designer potenzia la percezione del marchio creando legami di fiducia con il destinatario del messaggio: più viene utilizzato un design creativo e interessante nella propria pagina social aziendale, più si ha maggiore possibilità di ricevere fiducia del pubblico rispetto ai concorrenti. Infatti, al centro del lavoro SMM viene posta l’esperienza dell’utente: è fondamentale che “il bigliettino da visita” digitale dell’azienda sia in grado di coinvolgere l’utente e di fornirgli un’esperienza piacevole e interessante all’interno della pagina. Creare contenuti visibilmente memorabili e in grado di catturare l’attenzione è il punto di partenza per un graphic designer professionista.

Dunque, la grafica ricopre un ruolo fondamentale e decisivo, non importa quanto il testo sia bello se non accompagnato da un’immagine che catturi l’attenzione nel bel mezzo della navigazione.
È importante, però, tenere ben a mente gli obiettivi strategici prefissati applicabili allo specifico canale marketing da utilizzare.
Per il B2C, i social sono il mezzo per ottenere clienti perché i lead dei consumatori sono presenti anche nella fase finale della canalizzazione di vendita senza lasciare la pagina del social media. Mentre le aziende B2B sono focalizzate sull’orientare i potenziali clienti direttamente verso i loro siti web al fine di ottenere tali lead e dimostrare le proprie competenze.

Un graphic designer per creare contenuti visivi efficaci nella strategia social media marketing deve:

  • Stabilire un obiettivo di comunicazione, uno scopo del messaggio e il messaggio stesso da comunicare;
  • Scrivere un testo (prestare attenzione al 20% di testo in foto per la sponsorizzazione), scegliere una tipografica e una palette di colori che sia in linea con l’identità del brand;
  • Inserire nella grafica il logo del brand, realizzare un’immagine e un messaggio riconoscibile e memorabile nel tempo;
  • Coerenza e consistenza: i contenuti devono essere legati per una maggiore comprensione del messaggio e del brand stesso;
  • Essere creativo

Diversi sono gli studi che confermano l’importanza di grafiche accattivanti e originali per una messa in atto di un piano di comunicazione completo ed efficace. La combinazione di colori, contrasto e tipografia rispecchiano lo stile della brand identity dell’azienda, mostrano la presenza visiva del loro business e la loro personalità.

Un lavoro non semplice che richiede creatività ma anche conoscenze di marketing e un alto grado di comunicazione scritta e visuale, per questo è importante affidarsi ad uno esperto della progettazione grafica.

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25/08/2022L'importanza del Piano Editoriale

In molti credono che la creazione e la pubblicazione di contenuti sui social media sia un gioco da ragazzi, ma in realtà non è così: se per pubblicare basta un semplice click su “condividi” o “pubblica”, tutto il lavoro che viene prima della messa in rete di un post richiede tempo e competenze.  Ogni post pubblicato fa parte di un ampio piano di content marketing, studiato e calibrato su interessi e bisogni degli utenti.  Per gestire tale lavoro è necessario disporre un piano editoriale, un documento strategico e operativo che permette di organizzare i contenuti dei social e funzionale per l’analisi dei risultati raggiunti. Nel piano editoriale viene pianificato, in base agli obiettivi prestabiliti, tutto ciò che deve essere pubblicato in uno specifico lasso di tempo, consentendo una visione d’insieme della strategia. Inoltre, attraverso la programmazione dei post, è possibile comprendere quali sono gli orari, i giorni e i contenuti che più coinvolgono la platea di utenti, così da fidelizzarli e aumentare engagement dei diversi post. Tutte queste variabili, poi, possono essere modificate per rendere il piano editoriale più confacente al raggiungimento degli obiettivi definiti nella strategia di web marketing.  Tale documento assicura una continuità e regolarità della propria presenza sui media, fondamentale per mantenere alto l’engagement e l’interesse dei followers e dei potenziali clienti. 

UN PIANO EDITORIALE PER I CROSSMEDIA

Il piano editoriale, ovviamente, deve tenere in considerazione le differenze che intercorrono tra i diversi media di cui si dispone e, di conseguenza, stabilire contenuti diversificati per ognuno di essi. Ogni piattaforma presenta un proprio target e linguaggio, ai quali adattare i diversi contenuti per sfruttare al meglio le sue potenzialità. Infatti, pubblicare sempre gli stessi contenuti su tutti i media potrebbe risultare noioso per gli utenti e di conseguenza dannoso per il proprio business. 

 Ecco alcune differenze tra social media e i relativi contenuti:

  • Facebook: segue un sistema di condivisione a catena dei post che assicura una maggiore visibilità, infatti, è ritenuto il social perfetto per i contenuti virali;
  • Instagram: invece, è il social dei contenuti multimediali, quindi, è indispensabile curare nei minimi dettagli l’aspetto estetico delle immagini e video, per attirare l’attenzione degli utenti che scrollano il feed; 
  • Twitter: nato come social in cui condividere notizie e aggiornamenti brevi riguardanti la propria attività o problemi di rilevanza sociale, politica ed economica; 
  • Pinterest: anche questa piattaforma predilige la condivisione di idee e di contenuti multimediali in grande quantità, per questo è fondamentale saper proporre contenuti accattivanti ed originali;
  • Youtube: per questa piattaforma sono necessarie una pianificazione dei contenuti molto accurata e approfondita e un’indagine di mercato che include non solo le tendenze generali del social, ma anche le diverse mode del momento della nicchia di mercato in cui si opera. Per ottenere visibilità è importante una buona organizzazione dei contenuti ed una presenza costante;
  • Linkedin: piattaforma legata all’ambito lavorativo, prevede un linguaggio formale e la condivisione di contenuti pensati per stringere rapporti professionali e condividere le proprie esperienze lavorative. 

 

COME STRUTTURARE IL PIANO EDITORIALE 

Prima di procedere con la stesura del piano editoriale è importante analizzare i social media su cui pubblicare per poi creare un database dei contenuti ed infine organizzare il calendario. 

Analisi dei social network

È necessaria un’analisi dettagliata della piattaforma su cui si vogliono pubblicare i contenuti per concentrarsi sulla loro ottimizzazione e per stabilire il linguaggio opportuno da utilizzare, a seconda del target di riferimento della piattaforma e del post, così da adattare i contenuti alle esigenze. L’analisi comprende anche l’aspetto della frequenza di pubblicazione: è meglio pubblicare meno contenuti rispetto alla media se tali post sono di qualità e utili per gli utenti, piuttosto che pubblicare troppi contenuti che non generano interazioni o interesse. 

Database dei contenuti

Per rendere il lavoro più pratico e veloce è bene raccogliere tutti i contenuti pubblicabili in un database, in modo da organizzarli e sfruttarli a seconda delle proprie esigenze, includendo testi e file multimediali. Questo passaggio sarà funzionale sia nella stesura degli articoli o dei post che all’organizzazione del lavoro, in quanto fornisce una visione completa del materiale a disposizione e dell’eventuale arco di tempo utile per la pubblicazione. 

Calendario dei contenuti

Il calendario di pubblicazione rappresenta la base per l’attività di SMM.
Bisogna stabilire a priori il periodo in cui si vogliono condividere i contenuti con relativa data e orario in cui vi è un’attività da parte dei propri followers (precedentemente appurato nell’analisi dei social network). In linea generale, la maggiore concentrazione di utenti va dalle 8:00 alle 9:00 del mattino e comprende la fascia dalle 12:00 alle 16:00 e quella tra le 21:00 e le 22:30. Per quanto riguarda, invece, i giorni settimanali c’è più concentrazione il mercoledì, giovedì e venerdì, mentre è sconsigliata la pubblicazione nel week-end, ma tutto va valutato a seconda del contenuto da proporre.

È evidente che dietro ogni lavoro c’è bisogno di competenza, capacità e impegno: Intempra.com mette a disposizione il suo tempo e il suo know-how per offrire al cliente la migliore strategia di Social Media Marketing e Content Marketing assicurando risultati di successo.  

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24/08/2022Social Media Report: cos'è e perché è importante

Per capire se la strategia di social media marketing del tuo brand è efficace è necessario consultare una reportistica precisa e accurata. Il report è uno strumento indispensabile che aiuta l’azienda e il professionista a misurare i risultati e le azioni messe in campo in ambito social, suggerendo modifiche, integrazioni e revisioni della strategia in base a cosa sta ottenendo successo e cosa no.

Analizzare i punti di forza e le lacune della strategia digitale significa quindi poter prendere delle decisioni di marketing personalizzate, basate sui dati estrapolati dalle piattaforme social, alla luce degli obiettivi (e KPI) che si vogliono perseguire e di un’analisi completamente personalizzata. 

Che cos'è un social media report?

Un social media report è un documento di report che tiene traccia dei dati più importanti rispetto alle attività social messe in atto. Può essere un foglio excel, un PDF, un elenco numerico con alcune note esplicative. Può distinguersi in diversi schemi a seconda dei diversi segmenti di pubblico. 

Perchè creare un social media report?

Il report è necessario a capire se la vostra azienda (o il vostro cliente) ha raggiunto gli obiettivi prefissati in fase di analisi e se la strategia digitale che si sta utilizzando sta funzionando.

Gli obiettivi, che devono essere chiari e misurabili, vanno poi tradotti in KPI, indicatori chiave che permettono di analizzare e misurare le varie metriche da analizzare. Tra queste vi sono il numero di lead generati, il numero di conversioni, la copertura, l’engagement, il ROI, il sentiment, etc. 

Un report può riguardare anche le singole campagne (e non l’attività social in toto) e rispondere a domande estremamente precise e mirate. Individuare errori significa correggerli, così come riconoscere i punti di forza vuol dire dare maggiore valore e spazio.

A chi ci rivolgiamo con il social media report? 

Per redigere un report utile occorre tenere bene a mente il destinatario a cui ci rivolgiamo.
Una reportistica ricca di dati, ma poco attinenti all’analisi che si vuole fare, può risultare complicata da visionare e analizzare. Anche dal punto di vista grafico, oltre che dei contenuti e degli obiettivi da inserire, il report deve essere chiaro, ben strutturato ma non troppo carico di elementi grafici che possano confondere. Lasciar parlare i dati è la soluzione più efficace e d’impatto. Anche il linguaggio è importante e va modellato a seconda del destinatario: molto utile inserire note e una breve legenda che spieghi la terminologia utilizzata, in modo da offrire un quadro comprensibile del lavoro che si sta facendo sui social. 

Che intervallo di tempo deve coprire il report? 

Un’altra domanda fondamentale è quale lasso di tempo deve coprire il report. L’intervallo di tempo può dipendere dagli obiettivi e rendere facili i confronti con periodi precedenti. Le tipologie di report più diffuse sono mensili, trimestrali e semestrali, ma tutto dipende anche dal flusso di lavoro, dalla stagionalità e da cosa si vuole mettere in evidenza. Le performance da confrontare devono prevedere sempre le stesse metriche: non ha senso confrontare KPI differenti in momenti diversi. 

Come raccogliere i dati per il report? 

Gli strumenti per raccogliere i dati delle piattaforme social sono molti e non sempre facili da consultare: Business Suite, Twitter Analytics, LinkedIn Analytics, Hootsuite. Un professionista è capace di estrapolare i dati, non solo come numeri nudi e crudi, ma contestualizzati nel processo di digital marketing. L’operazione di reportistica permette di ridefinire continuamente una strategia per il raggiungimento dei risultati ed è segnale di un lavoro fatto con precisione e in un’ottica di lungimiranza e di pianificazione. Un buon report è, infatti, quello che porta all’azione: non solo dati e teoria, ma elementi da cui partire per nuove operazioni di marketing, partendo dalla specifica situazione ed esigenza del cliente e del progetto. Rivolgersi a specialisti di social media marketing significa partire da un’analisi, da un progetto e un plan ben definito per poi operare direttamente sui social con contenuti e grafiche personalizzate. Ultima fase è quella del report contestualizzato e mirato a finalizzare e strutturare al meglio la strategia digital per renderla sempre più impattante. 

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