La Direttiva Omnibus, (Direttiva UE 2019/2161) recepita in Italia con il Decreto Legislativo n.26 del 7 marzo 2023 rappresenta una svolta significativa sia per i negozi fisici che per gli ecommerce B2C nella direzione dell'adeguamento alle regole dell'Unione Europea a tutela dei consumatori. L'approvazione di questa direttiva in Italia ha portato a modifiche importanti al Codice del Consumo e alla Normativa ecommerce, concentrandosi principalmente sugli annunci di sconto o riduzione di prezzo, la gestione delle recensioni, le pratiche commerciali scorrette e il regime sanzionatorio. I punti toccati dal decreto riguardano da vicino sia chi si occupa di vendita online che offline.
Una delle principali novità introdotte riguarda l'obbligo di fornire ai consumatori informazioni chiare e precise sui prezzi dei prodotti. Non basterà più indicare solo il prezzo di listino del prodotto.Il venditore ha l'obbligo di mostrare il prezzo più basso applicato nel corso degli ultimi 30 giorni, sia all'interno del negozio fisico che sul sito ecommerce. Questa informazione deve includere anche le promozioni che sono durate solo un giorno. Inoltre, è necessario indicare chiaramente la percentuale di sconto offerta, senza limitarsi unicamente al prezzo di listino. Questa misura mira a garantire maggiore trasparenza e consentire ai consumatori di fare scelte più informate.
Per quanto riguarda le norme sugli articoli in promozione sono previsti anche casi di esclusione che riguardano i prodotti immessi sul mercato da meno di 30 giorni, i prezzi di lancio, le vendite sottocosto e la vendita di prodotti agricoli e alimentari deperibili.
La direttiva Omnibus ha un impatto anche sui gestori dei marketplace. Le piattaforme online dedicate alla compravendita di prodotti e servizi devono fornire agli utenti una spiegazione chiara dei criteri utilizzati per classificare e presentare gli articoli in base alle chiavi di ricerca inserite.Ciò significa che il processo di classificazione degli articoli dovrà essere reso più trasparente e comprensibile per gli utenti delle piattaforme. L'attenzione è rivolta anche alle pratiche commerciali ingannevoli e scorrette come la promozione di un prodotto, all'interno degli stati membri, spacciato come identico ad un altro già in commercio in tali paesi, ma con differenze nella composizione o nelle caratteristiche (Dual quality). La pratica di mostrare tra i risultati dei motori di ricerca, annunci pubblicitari a pagamento senza che vi sia una chiara distinzione con i risultati organici ed il Secondary ticketing: la rivendita di biglietti per eventi, acquistati tramite strumenti automatizzati (bot) che permettono di superare il limite legale di acquisti consentiti.
Inoltre, la direttiva ha introdotto anche nuove regole riguardanti le recensioni online, non sempre veritiere ma di forte impatto sulle scelte dei consumatori. Gli shop online ora sono tenuti a dimostrare l'autenticità di tali recensioni, garantendo che provengano da veri consumatori che hanno effettivamente acquistato il prodotto. Tutte queste misure impongono agli operatori e-commerce nuovi obblighi, ma di contro rappresentano un'opportunità per i venditori che attraverso un'informazione trasparente possono fidelizzare i clienti. Inoltre, la Direttiva Omnibus ha stabilito un aumento delle sanzioni per violazioni delle regole, garantendo una maggiore tutela dei consumatori e una maggiore armonizzazione a livello europeo, un passo importante per tutelare i consumatori e stabilire regole chiare e trasparenti per gli operatori e-commerce, promuovendo un ambiente di acquisto più affidabile e sicuro per tutti.