Marketing e Comunicazione: come cambiano ai tempi del Covid

L'emergenza Coronavirus ha cambiato le nostre vite, a partire dalle libertą personali fino ad arrivare alle scelte e modalitą di acquisto. Č evidente che nessuna attivitą economica puņ ignorare questo significativo cambiamento dettato dal momento particolare che stiamo attraversando. 


Il marketing, ad esempio, non puņ prescindere dall'osservazione della realtą e dalle necessitą di modellarsi sulla stessa. Seguendo o addirittura anticipando tendenze e nuove modalitą di accesso a beni e servizi. Vediamo assieme, di fatto, cosa č cambiato nel mondo della pubblicitą e quali scelte potrebbero rivelarsi vincenti nella fase 2 e successive.


L'Out of Home, ovvero la pubblicitą per strada, č di fatto quella pił colpita. L'invito a restare a casa, valido anche nella fase 2 seppure con alcune eccezioni, rende meno efficaci cartelloni pubblicitari. 


Una mossa che diviene pertanto strategica č quella di spostare il budget dedicato alle pubblicitą dall'offline all'online, soprattutto se teniamo conto del boom che l'e-commerce e gli acquisti sul web stanno registrando durante lo stato di pandemia. Un incremento che mette in evidenza, perņ, anche un nuovo tipo di consumatore, pił informato ed esigente, meno incline all'adattamento e che fa scelte pił mirate.


Stando ai dati Google, la mobilitą degli italiani per recarsi in negozi alimentari, drogherie e farmacie č diminuita del 42%, con una crescita settimanale media del 119% rispetto all'anno precedente dell'eGrocery. Salgono anche i numeri dei marketplace: parliamo di un massiccio +90% per AliExpress e +38% per Amazon, che va ad aggiungersi ai numeri di vendite gią elevati per il colosso statunitense.


Un momento d'oro quindi per l'online che deve perņ non deve smettere di evolvere, proprio come si sta evolvendo il consumatore e il suo mondo. Non solo le strategie e i mezzi, ma anche il modo stesso di fare marketing e comunicazione dovrą gioco forza modificarsi.


L'Emotional advertising potrebbe essere la strada giusta da percorrere: sui social, sui siti web, con le numerose e seguitissime dirette Instagram, che ci fanno sentire meno soli e in TV, tantissimi brand hanno modificato in corsa i propri piani di comunicazione e hanno colto l'occasione per "avvicinarsi" ai propri clienti e ai potenziali, con messaggi di speranza, di rinnovamento e di ripartenza.


Sarą necessario creare contenuti, fatti di immagini e parole, adatte, sensibili, che fanno leva sull'emotivitą del momento. Stiamo vivendo una fase storica che ci mette a dura prova, che ci unisce, seppure non fisicamente, che ci porta a spingere i nostri limiti all'estremo e ad essere pił forti delle avversitą: la comunicazione non puņ dimenticare questo "sentiment" diffuso, ma non deve nemmeno cavalcarlo senza un obiettivo ed una strategia precisi.


Le persone hanno bisogno del supporto dei brand a cui sono affezionati e i social media rappresentano un collegamento diretto, cosģ come la TV, che sta riguadagnando un ruolo fondamentale, come focolare attorno al quale sedersi per ritrovare un pizzico di normalitą, nelle giornate di permanenza forzata a casa.


Bisogna adeguarsi all'eccezionalitą e farlo con il giusto tono: non aumentare la paura, gią largamente diffusa, fare molta attenzione se si sceglie la chiave dell'ironia, essere trasparenti e vicini alla gente.


Vicini anche durante il distanziamento sociale. Come? Con tutorial, guide, consigli e materiali informativi: i brand devono essere i migliori amici dei clienti, portando serenitą e un pizzico di gioia, anche nei momenti pił tristi o difficili della vita.

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