13/01/2017 Verso un web più sicuro con il protocollo https

I siti web necessitano di aggiornamenti periodici sia per essere al passo con l'evoluzione delle tecnologie, sia per adeguarsi alle modalità d'uso degli stessi clienti, che mutano nel tempo.

Oggi Google detta le regole di questa evoluzione, con modalità e tempistiche non sempre prevedibili: una vera e propria imposizione di norem sulla costruzione e funzionamento dei siti che occorre rispettare, anche al fine di mantenere un buon posizionamento tra i risultati delle ricerche. Tutto ciò non per un capriccio commerciale ma per garantire la piena soddisfazione degli utenti che navigano in rete.

Un'importante evoluzione prevede che, a partire dal 2017, i siti web che non utilizzano un certificato di crittografia, siano contrassegnati dai browser Google Chrome e Mozilla Firefox come “non sicuri”. Ciò avviene mediante una segnalazione visiva accanto all'indirizzo del sito web. 

Questo vale per tutti i siti, istituzionali o eCommerce, che raccolgono dati sensibili degli utenti (password, ordini e pagamenti online). Google impone la migrazione da protocollo http a protocollo https con certificato, come già avviene per esempio sui siti delle banche. L'operazione è stata pensata come miglioramento della sicurezza del web: "moving towards a more secure web".

Per fare ciò occorrono interventi immediati, poiché si rischia di “intimorire” i propri clienti a discapito delle vendite e dei rapporti commerciali. Inoltre si rischia di perdere l'indicizzazione acquisita nel tempo sui motori di ricerca.

Questo è solo l'ultimo degli interventi di aggiornamento richiesti da Google, che si sono resi necessari nel corso degli ultimi 2 anni, tra i quali ricordiamo:

  • L'adeguamento tecnico della struttura del sito per la navigazione da smartphone e tablet
  • L'aggiornamento e rielaborazione di contenuti (immagini e testi) per il SEO 

Fonti ufficiali Google

https://webmasters.googleblog.com/2016/11/heres-to-more-https-on-web.html

https://webmasters.googleblog.com/2016/09/what-is-amp.html

 

 

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