Social media marketing: i 7 errori da non fare

I social media, com'è ormai noto, sono uno strumento e un'opportunità imperdibile per chi voglia fare marketing digitale. Bisogna, però, prestare molta attenzione: perché portino i loro frutti devono essere curati e gestiti nel migliore dei modi, con una programmazione e con grande organizzazione.

Ebbene no, il cugino di turno non può farlo se non ha competenze specifiche.

Guardiamo assieme quali sono i  7 errori da non commettere quando si scegliere di promuovere un brand o un'attività sui social. 

1- Non avere una strategia e un piano editoriale

Elemento basilare e oltremodo strategico è il Social Media Plan, un documento che serve da promemoria, e ci permettere di mettere nero su bianco la strategia e gli obiettivi misurabili che volete perseguire. 

Vanno segnati una serie di elementi e fattori, che meritano una lunga e dettagliata analisi: target, obiettivi, tone of voice da usare, frequenza e, solo in seguito, il dettaglio di argomenti e post da pubblicare. 

Va creato, inoltre, il piano editoriale, ossia il calendario delle pubblicazioni e dei contenuti, che, per sua natura, potrà essere modificato alla luce dei risultati e a seconda di particolari esigenze dettate dal periodo. 

2- Saper gestire feedback negativi

I commenti negativi capitano e spesso hanno coinvolto anche brand nazionali ed internazionali. Di fronte a questi episodi occorre attuare una strategia di crisis management, ossia di gestione dei commenti e dei feedback negativi ricevuti sui social. Le strade possono essere diverse, a seconda del singolo caso: si può scegliere di non rispondere, si può scegliere di fare ironia o ancora si può instaurare un dialogo con l'utente. La crisi deve essere gestita con una strategia lungimirante, basata su scelte a lungo termine. Mai far parlare l'istinto sui social! 

La soluzione può essere data da uno studio preventivo: vanno analizzate tutte le eventuali domande, rimostranze e aspetti che potrebbero generare una "crisi sui social". Lo stesso lavoro va fatto rispetto alle eventuali figure coinvolte e i processi che possono essere messi in discussioni: l'idea è quella di mappare le varie possibilità e le possibili azioni (a livello di risposta e di supporto) da mettere in atto. 

3- Non prestare attenzione alla customer care

Questo aspetto si collega un po' con il precedente. Rispondere ai messaggi, non necessariamente legati ad eventuali crisi ma anche solo semplici richieste, è fondamentale. L'audience su Facebook, Instragram, etc., si aspetta di ricevere una risposta alla sua domanda quasi immediata. 

4- Avere tanti account ma non saperli gestire

Essere sui social per un'azienda è importante, ma non è necessario avere un account su tutte le piattaforme. Anche in questo caso è necessaria una valutazione a priori che, basandosi sulle caratteristiche del brand, sulla tipologia di prodotti e servizi e sul target a cui si intende parlare, sappia scegliere i giusti social con quali comunicare. 

Presenziare tutti i social network con una presenza passiva o addirittura non aggiornare i vari canali non solo non è utile, ma può essere deleterio in quanto fa passare un messaggio di scarsa precisione, mancata presenza e disordine. 

5- Non usare il business manager 

Il Business Manager, seppure non sempre intuitivo, è fondamentale per chi voglia fare marketing con i social network. Si tratta di un cruscotto che ci offre una serie di funzioni e ci aiuta a tenere le fila della gestione della nostra pagina Facebook. È, inoltre, fondamentale per creare campagne Ads, assegnare ruoli e risorse e strutturare al meglio il lavoro sugli account individuati.

6- Non conoscere gli interessi del target di riferimento 

Comunicare sui social significa parlare alla propria audience di riferimento, significa saper soddisfare le esigenze del proprio target. Non solo post legati al branding e ad eventuali promozioni o scontistiche, i social network devono essere utilizzati per dare alla clientela (o potenziale clientela) informazioni interessanti, soluzioni ai problemi. Occorre proporre, quindi, contenuti di valore, accattivanti e interessanti. 

7 - Non diversificare il budget pubblicitario

Assolutamente da evitare è, non solo la totale mancanza di budget per le campagne sui social, ma una mancata distribuzione dello stesso. Sponsorizzare i post solo in determinati periodi dell'anno, a Natale o in estate, a seconda del singolo obiettivo, rappresenta una scelta errata. 

Il budget va impiegato a seconda del target che vogliamo raggiungere, dell'obiettivo e, anche in questo caso, di una precisa strategia. Si può scegliere di lavorare su obiettivi e pubblici diversi ma in modo costante, in modo da avere risultati nel medio-lungo termine. 

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